Manovra, il governo presenta 56 emendamenti. Ottimismo di Conte
Il governo giallo verde ha presentato a Montecitorio una parte delle sue proposte di modifica alla manovra: si tratta di 56 emendamenti alla legge di bilancio. L’Ufficio di presidenza della commissione Bilancio della Camera, raccontano fonti parlamentari, ha deciso di rinviare l’inizio dei suoi lavori alle 18.30, mentre in un primo momento l’esame era previsto alle 14. La Commissione valuterà i subemendamenti a quelli governativi, poi il dibattito proseguirà in notturna sugli accantonati. Domani mattina, la commissione è convocata per le 10, riprenderà il confronto: l’obiettivo è arrivare in Aula mercoledì per la discussione generale. I lavori dovrebbero proseguire anche questa notte, domani a partire dalle 1 e martedì (non oltre le 14.00). Nel provvedimento ci sono l’accademia della Crusca, il sostegno all’apicoltura e il catasto frutticolo nazionale. Sono alcuni dei temi affrontati nel pacchetto degli emendamenti al ddl bilancio presentato dal governo e dai relatori in commissione bilancio alla Camera. Mancano per adesso il pacchetto delle misure per la famiglia, annunciato nei giorni scorsi dal governo, e le norme sulle pensioni. Ma il governo ancora al lavoro su reddito di cittadinanza e modifiche alla legge Fornero sulle pensioni. A quanto apprende l’Adnkronos il pacchetto di modifiche non sarà presentato durante i lavori alla Camera ma direttamente al Senato durante la seconda lettura.
E il governo è ottimista sul prosieguo del cammino: con la Commissione Ue sulla manovra “c’è un negoziato in corso”, si stanno compiendo “passi in avanti” e si stanno valutando una serie di soluzioni. Lo ha affermato la notte scorsa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando a Buenos Aires al termine del G 20. “Sono molto parco nel raccontare quello che ci stiamo dicendo, per ovvie ragioni: è un negoziato in corso – ha spiegato Conte – e la riservatezza è d’obbligo anche perché stiamo lavorando a delle ipotesi che fino a quando non si concretizzeranno e non assumeranno la veste della finale soluzione condivisa da parte della Commissione europea e del governo italiano non ha senso che anticipi alcunché”. “E’ chiaro -ha aggiunto comunque il premier- che ogni incontro che facciamo si compiono dei passi avanti. Questa mattina abbiamo fatto colazione con il ministro Tria, con il presidente Juncker e con Moscovici e parte dello staff tecnico. Stiamo lavorando, oltre che ad una cornice più generale, politica, per valutare tutti i passaggi che ci aspettano; anche a soluzioni concrete”. “I rispettivi staff tecnici stanno lavorando quotidianamente e continueranno a farlo anche in questa settimana e confidiamo di aggiornarci nei prossimi giorni -ha concluso Conte- per verificare la plausibilità di alcune soluzioni tecniche”. Conte ha poi spiegato che i rapporti con gli altri partner europei sono “di massima cordialità e serenità. Seguono con attenzione questa negoziazione, sono desiderosi di conoscerne l’esito, ma nel rispetto delle reciproche prerogative, nazionali del governo e della Commissione, auspicando tutti che ci sia una soluzione condivisa”.