Legittima difesa, l’ala sinistra di Fico contro Salvini: «No ai giustizieri»
I malumori grillini sulla legittima difesa crescono. L’area che fa riferimento a Fico, i cosiddetti progressisti a 5 stelle che più di sinistra non si può, cercano di fare di nuovo un fronte compatto. Il testo della riforma, dopo l’ok incassato in Senato lo scorso 24 ottobre, è atteso a Montecitorio. Dove non mancano i pentastellati contrari all’impostazione del provvedimento disegnato dalla prima lettura di Palazzo Madama, in base alla quale nei casi di legittima difesa domiciliare viene considerata “sempre” sussistente la proporzionalità tra difesa e offesa.
«Io non accetto che la gente si faccia giustizia da sola. Sono molti quelli che, nel M5S, si lamentano e non approvano la linea leghista ma non hanno il coraggio di esporsi neanche all’interno», si sfoga con l’Adnkronos un parlamentare grillino, secondo il quale tuttavia «ci dovrebbe essere margine per intervenire» con delle modifiche. «Per ora ancora non abbiamo visto il testo. Speriamo di poterci lavorare di più», auspica, parlando sempre con l’Adnkronos, Doriana Sarli, una dei 18 firmatari della lettera “critica” nei confronti del dl sicurezza. Secondo Mario Perantoni, deputato M5S e membro della Commissione Giustizia, il testo della legge non sarà stravolto. «Probabilmente – dice all’Adnkronos – ci saranno degli aggiustamenti marginali ma l’impianto della legge rimarrà quello. Non credo che ci sia la volontà politica di andare a incidere sul testo in modo particolarmente decisivo. La sensazione è che ci saranno dei ritocchi non tanto sul versante strettamente penalistico quanto in merito alle conseguenze civilistiche». Nel dettaglio si parla della parte «in cui si va a escludere la responsabilità e si va a limitare la risarcibilità dei danni della persona che è stata oggetto di legittima difesa. Potrebbe essere quello il punto da rivedere», osserva il parlamentare grillino. Ad ogni modo il segretario della Lega e ministro dell’Interno non intende fare passi indietro su un provvedimento considerato prioritario dal Carroccio. «La casa deve tornare ad essere una realtà inviolabile. Questo vale anche per le aziende, per i capannoni», ha scandito Salvini pronosticando che la legge sulla legittima difesa si farà «all’inizio del nuovo anno».