Sicurezza, il governo pone la fiducia anche alla Camera. Domani il voto
Come è avvenuto 20 giorni fa al Senato, anche alla Camera il governo ha scelto di mettere la fiducia sul decreto legge Sicurezza, i cui termini scadranno il prossimo 3 dicembre. La decisione di porre la questione fiducia sul provvedimento è stata comunicata in aula dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.
L’annuncio della richiesta di fiducia sul decreto sicurezza è stato salutato nell’aula di Montecitorio da un applauso fragoroso della Lega e del M5S, mentre dai banchi del Pd si urlava «vergogna, vergogna!». Il deputato del Pd Enrico Borghi ha sottolineato come «questa fiducia venga posta senza ostruzionismo e a fronte del ritiro di tantissimi emendamenti. Ai colleghi di M5S dico: è una fiducia contro di voi».
Le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo alla Camera sul decreto legge sicurezza, avranno inizio domani alle 15.45, mentre la chiama inizierà alle 17.10. Non è ancora stato deciso quando ci sarà il voto finale: dipenderà dal numero e dai tempi di esame degli ordini del giorno, che potranno essere presentati entro le 10 di domani mattina. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo.
Il decreto modifica la normativa in materia di accoglienza dei profughi, abolendo il permesso umanitario. Introduce nuove misure sulla cittadinanza e la permanenza nei centri di prima accoglienza. Dà una stretta alle leggi antiterrorismo estendendo il Daspo sportivo anche ai sospetti terroristi. Toglie la cittadinanza italiana in caso di condanna definitiva per terrorismo. E concede maggiori poteri ai Comuni. Per quanto riguarda il sistema Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) la richiesta di asilo viene sospesa in caso di pericolosità sociale.