FdI: «Anche per il governo è prioritario il caso Regeni?»

29 Nov 2018 19:12 - di Redazione

La Camera dei deputati interrompe ogni rapporto con il parlamento egiziano fin quando non si arriverà a una svolta sul caso Regeni. Lo ha dichiarato la terza carica dello Stato Roberto Fico in una intervista al Tg1 sullo stato dell’arte della collaborazione con le autorità egiziane per arrivare alla verità sulla tortura e l’uccisione del giovane ricercatore italiano. Fico ha prima di tutto ricordato di essere andato “a settembre al Cairo” e di aver “detto sia al presidente Abdel Fatah Al Sisi, sia al presidente del parlamento egiziano che eravamo in una situazione di stallo. Avevo avuto delle rassicurazioni, ma ad oggi non è arrivata nessuna svolta”, ha concluso. Inoltre, sulla prossima iscrizione nel registro degli indagati della procura di Roma di almeno cinque agenti della sicurezza nazionale egiziana, il presidente della Camera ha definito l’atto “giusto, forte e coraggioso, direi anche un atto dovuto”. La terza carica della Stato ha poi precisato: “Visto che la procura del Cairo non procede, non lo fa, è giusto che lo faccia la procura di Roma”. Fico ha poi prospettato una possibile interruzione dei rapporti diplomatici con l’Egitto: “Con grande rammarico annuncio ufficialmente che la Camera dei deputati sospenderà ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano, fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo che sia risolutivo”. Recatosi in visita al Cairo lo scorso 17 settembre, Fico aveva detto dopo un incontro con il presidente egiziano Al Sisi “di aver dato mandato di rimuovere ogni ostacolo a chi ostacolava il processo”. “Non ho ancora parlato con il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in merito alla decisione di sospendere i rapporti con il parlamento egiziano a causa della mancanza di progressi nelle indagini sulla morte di Giulio Regeni”: lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Buenos Aires dove è giunto oggi per partecipare ai lavori del summit del G20. Conte ha ricordato il recente incontro con il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi a Palermo, in occasione della conferenza per la Libia del 12 e 13 novembre. “A Palermo ho avuto un incontro bilaterale con il presidente al Sisi e ho trattato tutti i temi che stanno a cuore all’Italia e al nostro governo, quindi anche il tema relativo all’indagine su Regeni. Abbiamo ancora una volta ribadito la necessità di giungere ad accertare la verità e lui mi ha confermato che questa è la volontà anche della parte egiziana”, ha detto Conte.

Non ci sta però Fratelli d’Italia, che sostiene la decisione del presidente Fico ma vuole vederci chiaro sulla reale posizione di tutto l’esecutivo. “Che cosa pensa il governo italiano – ha infatti dichiarato il capogruppo Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida – della decisione del presidente Fico di interrompere i rapporti della Camera con l’Egitto, fin quando non si arriverà a una svolta nelle indagini sulla morte di Giulio Regeni? Durante la riunione dei capigruppo di Montecitorio ho dichiarato di appoggiare tale scelta perché, per Fratelli d’Italia, giungere alla verità sull’uccisione di un giovane italiano in terra straniera non può passare in secondo piano e deve rimanere in cima alle priorità della Nazione. Ci chiediamo però – ha aggiunto il deputato – se la pensano così anche Conte e i suoi ministri, visto che da Buenos Aires il presidente del Consiglio ha fatto sapere non solo di non aver ancora parlato con Fico, ma addirittura ha quasi ribadito di aver fiducia nelle rassicurazioni che Al Sisi gli avrebbe fatto durante l’incontro di Palermo sulla Libia. Il ministro Fraccaro che ha condiviso l’iniziativa di Fico, ci ha risposto che verificherà le intenzioni dell’esecutivo appena possibile. Ci auguriamo che sia davvero così e che l’Italia riesca ad ottenere verità e giustizia”, ha concluso Lollobrigida.

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