Ma quali scuse a Berlusconi… Martina sconfessa Renzi: “Non ci penso proprio”
“Io non chiedo scusa a Silvio Berlusconi. I problemi che abbiamo davanti sono figli della destra di questi anni e dei guasti che hanno prodotto. Dopodiché capisco il ragionamento di questa provocazione, cioè che è meglio una destra istituzionale che una destra nazionalista e populista. Non riabiliterei però scelte e persone che hanno fatto male in questi anni all’italia”. Così Maurizio Martina, candidato alla segreteria del partito democratico, commenta su radio Capital un’affermazione controversa di Matteo Renzi. Durante una diretta Fb l’ex premier si era così espresso: “La dico grossa: dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi che faceva le norme ad personam più assurde, ha fatto votare la nipote di Mubarak e via dicendo, non ha mai fatto quello che ha fatto Salvini in questa settimana e ci metto dentro sigarette elettroniche, voto segreto sul peculato che cambia la sorte dei processi in cui sono implicati deputati della Lega, l’accordo sui 49 milioni e la querela solo a Belsito e non a Bossi”, ha aggiunto. “Rispetto alle norme ad personam che Salvini ha fatto, Berlusconi era un pischello“, ha chiosato Renzi. parole che hanno fatto sobbalzare diversi esponenti del Pd anche perché continuano a circolare boatos delle ultime ore sull’imminente formazione di un nuovo partito, da parte di Renzi e Maria Elena Boschi, cui si unirebbero esponenti moderati di Forza Italia. Secondo i dati che emergono da un sondaggio Emg un partito di Renzi varrebbe il 12 per cento. E, sempre secondo quella rilevazione, il 47 per cento degli elettori del Pd lo voterebbe.