Global Compact, FdI dà la sveglia alla Lega. Lollobrigida: ora aspettiamo Palazzo Chigi

26 Nov 2018 18:51 - di Redazione

“Nessuno può imporci un’immigrazione incontrollata. Il Global Compact non è altro che l’ennesimo tentativo di ingerenza nelle politiche nazionali”. Alla fine ha preso posizione anche la Lega, dopo le innumerevoli pressioni fatte sul tema da Fratelli d’Italia, che ha dato vita a una vera e propria campagna lanciando l’hashtag #NoGlobalCompact. Il leghista Paolo Formentini capogruppo in commissione Esteri alla Camera, ha infatti detto che “la politica migratoria di questo governo è chiara e su questo tema non arretreremo di un centimetro. A tal proposito presentiamo una risoluzione in commissione esteri nella quale spiegheremo punto per punto perché il nostro Paese, come hanno già fatto anche altri Stati europei, non deve aderire al Global Compact, perché oltretutto ci sembra assurdo dare ad un organismo non eletto che non risponde direttamente ai cittadini una competenza propriamente statuale”.

E’ anacronistico, ha proseguito Formentini, “e socialmente pericoloso limitare la sovranità nazionale nella gestione dei flussi migratori. Allo stesso tempo è falso che il fenomeno della migrazione di massa sia positivo e vantaggioso per tutti. Lo abbiamo visto in questi anni di finta accoglienza voluta dai governi di sinistra cosa è successo in Italia. Occorre quindi una netta distinzione tra rifugiati, per quali le nostre porte sono e saranno aperte e migranti economici e clandestini. Il nostro Paese ha ampiamente fatto la sua parte, ora spetta a chi in questi anni è rimasto solamente a guardare”. Dura la replica del capogruppo di Fratelli d’Italia alla camera, Francesco Lollobrigida: “Come spesso accade – ha spiegato il deputato – abbiamo svegliato i leghisti. Il nostro question time ha fatto scoprire, attraverso la risposta del ministro Moavero al presidente Meloni, che il governo gialloverde intendeva sottoscrivere il Global Compact, esponendo l’Italia al rischio invasione di un esercito di immigrati irregolari. Per quanto ci riguarda – ha priseguito – il rifiuto dell’Italia alla sottoscrizione del Global Compact è il minimo che il governo Conte dovrebbe annunciare, e certamente non bastano i proclami solitari di alcuni esponenti della Lega a sgomberare il campo da qualunque ambiguità. Ci aspettiamo – sottolinea il deputato Fdi – una chiara e inequivocabile presa di posizione ufficiale da palazzo Chigi, segnatamente dal vice premier e ministro dell’Interno Salvini in persona. Faremo di tutto per evitare che la nostra Nazione diventi terra di conquista per chiunque, senza distinzioni tra profugo o migrante economico. E Conte, mentre riflette su come ritoccare il deficit in manovra, pensi anche a come ottenere in Europa dei veri risultati sulle politiche migratorie, visto che nulla di quanto annunciato sin qui si è poi concretamente trasformato in fatti”.

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