Castellucci lascia la guida di Autostrade. Il pressing dei pm sul crollo del ponte Morandi
La conferma è arrivata. L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, che oggi è stato interrogato dai pm di Genova per il crollo di ponte Morandi, abbandonerà la guida della società. “Per il ruolo importante a livello mondiale che Atlantia ha assunto negli ultimi tempi il processo di riduzione delle mie responsabilità in Autostrade che era iniziato prima della tragedia è ripreso”, ha spiegato il numero uno della concessionaria autostradale di proprietà della famiglia Benetton tornata tristemente sotto i riflettori dopo il crollo del ponte Morandi.
La decisione – spiegano fonti della società – non è maturata oggi ma è stata presentata dallo stesso Castellucci nel cda della capogruppo Atlantia del 3 agosto, prima dei fatti di Genova, in cui era stato presentata la riorganizzazione del gruppo. L’obiettivo sarebbe quello di concentrarsi sulla guida di Atlantia, sullo sviluppo del gruppo e Abertis. L’uscita dalla guida della società dovrebbe concretizzarsi nelle prossime 2-3 settimane. Massimo riserbo (o incertezza) sulla successione per la quale al momento non ci sono nomi in corsa. Il 21 dicembre è attesa anche la sentenza di primo grado sull’incidente avvenuto all’autobus precipitato il 28 luglio di 5 anni fa dal viadotto Acqualonga per il quale su Castellucci pesa la richiesta di una condanna a dieci anni per omicidio colposo plurimo.