Autopsia del ladro ucciso a Arezzo: morto per shock emorragico mentre fuggiva

30 Nov 2018 17:36 - di Redazione
I carabinieri davanti al capannone di Fredy Pacini, subito dopo l'omicidio del ladro moldavo ventinovenne da parte del gommista aretino

Vitalie Tonjoc, ucciso a Monte San Savino (Arezzo) durante un tentativo di furto che stava perpetrando, sarebbe morto per uno choc emorragico. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia sul corpo del 29enne moldavo che l’equipe di medicina legale dell’Università di Siena ha svolto oggi all’obitorio dell’ospedale San Donato di Arezzo. Mercoledì notte poco prima delle 4 Tonjoc era stato raggiunto da due dei cinque colpi di colpi di pistola esplosi da Fredy Pacini, il titolare della ditta di gomme nella quale il moldavo era entrato in piena notte sfondando una vetrata con un piccone. Uno dei proiettili, secondo i risultati dell’autopsia, ha colpito il 29enne vicino a un ginocchio, mentre l’altro è andato più in alto, rimanendo conficcato nella coscia vicino al bacino, come evidenziato dalla tac. Questo secondo colpo potrebbe aver leso l’arteria femorale causando un’emorragia interna.

Il colpo all’altezza del ginocchio avrebbe raggiunto frontalmente Tonjoc, l’altro, quello in prossimità del bacino, sarebbe stato un colpo frontale-laterale e sarebbe stato quello mortale. Intanto proseguono le ricerche del presunto complice del 29enne moldavo in ogni direzione. Gli investigatori ritengono, infatti, che Tonjoc non fosse solo nel tentativo di portare a termine il furto nell’azienda di Monte San Savino. Le indagini sono coordinate dal pm Andrea Claudiani della Procura di Arezzo. Il sostituto procuratore ha iscritto nel registro degli indagati Fredy Pacini per eccesso colposo di legittima difesa. Il commerciante toscano dinanzi ai magistrati si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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