Parla anche Varoufakis: “Governo italiano fascista, il suo debito non è sostenibile”

4 Set 2018 13:43 - di Carlo Marini

«Se fossi una agenzia di rating avrei detto le stesse cose sull’Italia». Yanis Varoufakis, disastroso ministro dell’Economia della disastrata Grecia, torna a far parlare di sè con un’intervista a La Stampa. L’ex esponente del governo Tsipras, parla a tutto campo del governo gialloverde. «Pure io – spiega – avrei atteso di vedere cosa fanno Salvini e Di Maio prima di dare il voto al Paese». Varoufakis invita «ad attendere che si misurino con le sfide del Fiscal Compact» perché «il quadro italiano non è sostenibile nell’attuale Eurozona». L’esponente della sinistra greca ovviamente vede come fumo negli occhi Matteo Salvini «assai abile a parlare con chi ha perso la speranza»,  ma uno che si fonda «su xenofobia, chiusura dei confini, e orgoglio nazionale». Il che, sostiene, «evidenzia un momento di fascismo» per cui è «molto preoccupato».

Varoufakis: “Con l’Italia fuori dall’euro è la fine dell’Europa”

«Se l’Italia uscisse dall’Eurozona – avverte anche – sarebbe la fine dell’euro e porterebbe alla divisione tra Nord e Sud». Per l’economista greco «i soli ad aver capito che occorre uno spirito internazionale sono le banche, straordinarie nell’unirsi, e i fascisti, nuovi o vecchi, come sempre solidali fra loro. Si era già visto con Franco, Hitler e Mussolini. L’ultradestra, i razzisti e gli xenofobi si uniscono sempre magnificamente. Come i banchieri – proegue – che vogliono essere salvati dai governi. Destra tradizionale, liberali e sinistra sono invece a pezzettini». Varoufakis si addentra sul versante culturale citando Goebbels: «Ho studiato a fondo i testi fascisti fra le due guerre. Nel Goebbels degli anni Venti ci sono pagine anche brillanti. Il modo in cui contesta il capitalismo potrebbe essere il mio. Solo che le conclusioni fanno venire i capelli diritti. È una doppia narrativa, una tragedia che stiamo rivivendo».

Varoufakis evoca l’Europa degli anni Venti

L’Italia è così: «Il governo ha molti argomenti validi, la critica delle autostrade privatizzate e l’Europa assente sui migranti. Ma, come Goebbels negli anni Venti, arriva a tesi incendiarie e misantrope che suggeriscono sgomento e orrore». Per Varoufakis il futuro potrebbe essere catastrofico: “Non voglio fare il profeta di disgrazie non indulgerò in previsioni. Vedo però che l’economia italiana non è sostenibile nella struttura attuale dell’euro e nessuno ha idea di come l’Italia possa essere pienamente integrata nell’Eurozona. Se uscisse, sarebbe la fine dell’euro. Una calamità che porterebbe una divisione fra Nord e Sud e alla stagnazione. Ovvero il terreno ideale per far crescere il fascismo».

Commenti

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  • francesco 27 Ottobre 2018

    Quello che ha detto varoufakis è vero !! anche se non vuole fare il profeta di disgrazie,per logiche conseguenze,gli italioti di qualsiasi ideologia politica,ci porteranno a un conflitto fra stati membri o definitivamente sul lastrico tra guerre civili e razziali. come spesso è successo nella storia recente sarà qualcun’altro (sperando in bene) a cambiare le nostre condizioni

  • Giuseppe 5 Settembre 2018

    Pazzesco, continua a parlare e fare il saggio uno che ha portato il suo paese nel delirio..
    Peggio di lui nessuno, un economista senza senso, un traditore del voto del suo popolo..
    Che dire..

  • riccardo 5 Settembre 2018

    Non so se mentre parlava dell’Itaia gesticolava con quel dito alzato, ma, se cosi’ fosse se lo deve mettere in quel posto dove lui certamente soggiorna. Mentecatto amico di Soros e compagni

  • florio 4 Settembre 2018

    Questo iellato ha portato solo sfiga al suo paese. Strano, o è solo un’impressione, che in Grecia ci siano ancora settori della società, che dalla carestia non hanno tratto alcun insegnamento, e continuano a dargli corda. In Italia, bhè, solo un’accozzaglia di sinistrati viziosi si può permettere di osannarlo, e magari, qual’ora ne abbiano la piena possibilità e l’occasione, mettere in pratica la sua dottrina distruttiva, a costo di produrre ulteriori danni a questo paese, che sommati a quelli precedenti, lascio a chiunque giudicare. E tutto questo solo per concedersi l’ennesimo vizietto chic, insito della loro bassa e perversa natura di cui sono da sempre noti portatori, della cultura disfattista, inclini all’odio, e refrattari al progresso e al benessere sociale. Su un punto sono d’accordo. Se l’Italia esce dal baraccone UE, o nella peggiore delle ipotesi crolla, è chiaro che molti alti paesi, forse tutti, si rovesciano come birilli, e pertanto per il bene di tutti l’intero sistema criminale collassa su se stesso.- Ecco che per l’alta finanza della cupola UE è necessario fare tutto il possibile perchè questo non avvenga, a costo magari di cambiare un governo nelle modalità più ciniche e criminali si possa immaginare. Un’arma molto potente, ma non l’ultima, com’è ormai consuetudine pensare, viene associata all’immigrazione irregolare, con il preciso obiettivo di creare il caos nel paese, creare scontento e confusione nella popolazione, per avvallare una sostituzione di un governo legittimamente in carica, con uno tecnico d’emergenza a guida UE.- Il nodo Libia potrebbe, ma anche non potrebbe, essere un primo campanello d’allarme! Un’azzardata ipotesi, la volontaria uscita clamorosa dell’Italia da questa commistione affaristico finanziario. Non è necessariamente detto, come certi soggetti delle èlite vanno dicendo per tornaconto, che debba per forza crollare il paese dal momento che consta ancora in molti settori di un’economia sana, solida, e i danni sono di conseguenza piu contenuti, a differenza di altri paesi che sono legati principalmente all’alta finanza. Perchè pagare i debiti contratti con l’alta finanza, che è la stessa che ha mandato in miseria la Grecia, usata come pretesto e minaccia verso gli altri paesi a sottomettersi alla volontà di quest’ultima. E nella finanza, i soros, i rockfeller, i rotschild, tra i tanti, che ci speculano non da meno in questo settore, e hanno una loro visione di potere, sul modo di governare un paese, sull’indottrinamento sociale, fa riflettere, in tanti, cosa sia veramente necessario optare per il benessere e il futuro di questo paese. Il crollo di questo potere finanziario marcio e pericoloso non solo per noi, produrrà certamente all’inizio effetti contrastanti e deleteri sull’economia, ma va anche detto che nella precarietà e nell’insicurezza ci viviamo ormai da sempre, e nella situazione attuale, cronica, avvantaggia unicamente i poteri forti.- Concludendo, recidere l’anello di congiunzione, l’Italia, che tiene unita questa fitta ragnatela d’interessi individuali, significa far crollare su se stessa la piramide occulta, portatrice di miserie, regimi criminali, e dulcis in fundus non vedremo più i cagnolini sinistrati scodinzolare incessantemente, intorno a questi poteri, alla continua ricerca nel scovare e addentare la razioncina d’osso, per i servigi resi a quest’ultimi.-

  • Andrea 4 Settembre 2018

    Non sono un esperto di politica ma credo che questo è uno dei principali responsabili della disintegrazione della Grecia, praticamente il renzi-greco per capirci … ma pare che loro non siano riusciti a fermarlo come invece noi fortunatamente per il momento abbiamo fatto …

  • Giuseppe Tolu 4 Settembre 2018

    Un altro povero mentecatto. Bisognerebbe ricordagli che il governo attualmente in carica è stato eletto con la promessa a cittadini che sarebbero usciti dall’euro e dall’Europa. Ma che gli importa a lui, tanto la Germania si ha comprato tutti gli aeroporti, o quasi. E non oso parlare di compensi o mazzette, per carità. Per quanto riguarda l’uscita dell’Italia dall’Europa, puoi stare tranquillo, molti italiani lo vogliono, per fare in modo di non essere più sottomessi a nessuno e tornare ad essere Stato Sovrano. Come del resto questo chiedeva a voi il vostro popolo quando vi ha votato

  • Laura Prosperini 4 Settembre 2018

    caro varoufakis, tu e tsipras siete stati pavidi ed abietti manichini nella mani di bruxselles
    ed avede depredato e fatto depredare la Grecia da nuovi barbari (banche d’affari tedesche e francesi in massima parte).
    Dovrebbe esserci per voi (e non è detto che non ci sarà) una condanna esemplare, da parte dei tutto il popolo Greco (nostro fratello Culturale), comprensiva anche di una paradigmatica: damnatio memoriae
    Servo (insieme a tsipras) pavido e cinico dei poteri rotschildiani
    non hai altri argomenti che il debito Italiano
    come ti hanno insegnato 8e male) a bruxelles i liberisti/monetaristi/mercantilisti che regnano oggi sull’euro pa.
    Il solo termine da gridarti in faccia: “vergogna” è veramente troppo poco
    per un …censura lurido TRADITORE come te.