Smartphone e tablet ai bambini: tutte le regole per non commettere errori
No a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire. Limitare l’uso al massimo di un’ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e al massimo di due ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni. No al cellulare pacificatore, ovvero usato per calmare i bimbi. Sì, invece, all’utilizzazione di applicazioni di qualità da usare insieme ai genitori. Sono le principali raccomandazioni della Società italiana di pediatria (Sip) raccolte in un documento ufficiale sull’uso dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc) nei bambini da 0 a 8 anni di età. La Sip, inoltre, sconsiglia programmi con contenuti violenti e soprattutto l’uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini. Il documento dei pediatri italiani, pubblicato sulla rivista Italian Journal of Pediatrics, viene presentato a Roma in occasione del 74esimo Congresso italiano di pediatria ed è il frutto di un’approfondita analisi della letteratura scientifica che ha indagato sia gli effetti positivi sia quelli negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini al fine di stabilire l’età più appropriata per l’esposizione ai media device e le corrette modalità. I bambini cominciano sempre prima a cimentarsi con i dispositivi digitali. Il dato più eclatante arriva dagli Stati Uniti: il 92% dei bambini inizia a usarli già nel primo anno di vita e all’età di due anni li utilizza giornalmente. In Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori – ricordano i pediatri – E mamma e papà sono troppo spesso permissivi: il 30% dei genitori usa lo smartphone per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. Ma i genitori sono davvero consapevoli dei rischi per la salute psicofisica di un utilizzo precoce dei dispositivi digitali? In realtà se ne parla ancora troppo poco. Solo il 29% dei genitori chiede consiglio ai pediatri.