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Berlusconi: «Centrodestra o urne». Giorgetti “garante” del Cav con il M5S

Berlusconi: «Centrodestra o urne». Giorgetti “garante” del Cav con il M5S

Home livello 2 - di Monica Pucci - 7 Maggio 2018 - AGGIORNATO 8 Maggio 2018 alle 09:54

“Un governo del centrodestra che vada in Parlamento a trovare i voti mancanti di tutte le forze responsabili, altrimenti noi non ci stiamo ed è meglio tornare a votare”. Silvio Berlusconi, riferiscono fonti azzurre, avrebbe accantonato l’idea di un governo del presidente, ipotesi bocciata sin dall’inizio dalla Lega, ribadendo la linea di sempre: l’incarico spetta alla coalizione vincente, formata da Fi-Lega-Fdi, e va affidato al candidato premier Matteo Salvini o a un altro esponente di centrodestra indicato da lui,che si impegni a cercare i consensi necessari per arrivare a palazzo Chigi.Secondo fonti parlamentari, il Cav, pur non fidandosi di Luigi Di Maio, sia ieri sera che stamane, al vertice con gli alleati a palazzo Grazioli, alla fine non si sarebbe opposto all’idea di dare a Salvini il mandato per trattare ancora con i cinque stelle per uscire dallo stallo e per questo non ci sarebbe stata nessuna sorpresa, nè irritazione, quando Salvini ha incontrato oggi Di Maio. Una versione confermata da Fdi, per bocca di Ignazio La Russa: «L’incontro con Di Maio è normale, ci sta. Quello che giudico carente, ma Salvini era emozionato, è l’impressione che ha dato, diversa dalla realtà, non si è spiegato molto bene». La realtà infatti- assicura l’ex ministro- “è che noi abbiamo chiesto al Colle per Matteo l’incarico perlomeno a 180 gradi, ovvero: escluso l’accordo con il Pd in forma organica, non è escluso che Salvini possa parlare con M5S. Dalla sua dichiarazione questo non si è capito. Sembrava che volesse solo andare a cercare i voti ‘spuri'”.

Berlusconi, insomma, per venire incontro alla Lega e non essere lui a rompere la coalizione, avrebbe detto no al governissimo, lasciando la strada aperta al confronto con i grillini. “Sono loro a non volere noi e porre veti su Fi”, avrebbe detto l’ex premier. Sarebbe stato Giancarlo Giorgetti, raccontano, il più determinato a stringere un’intesa governativa Lega-M5S, assicurando al Cav le “garanzie” a tutela di Fi tramite la presenza nella futura squadra di palazzo Chigi di ministri di area azzurra.

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  1. Enrico ha detto:

    Di Maio non è adatto perché non ha una preparazione sufficiente. Inutile ripeterglielo: sa, benissimo anche lui di non averla. Perché allora vuole tanto una carica? Forse pensa che questa preparazione non gli serva e che quello che, invece, gli serva, e che lui persegue, sia la posizione. Altri prenderanno le decisioni. Lui dovrà solo eseguire.

7 Maggio 2018 - AGGIORNATO 8 Maggio 2018 alle 09:54