La Russia plaude alle elezioni italiane: «Un risultato come quello di Trump»
“Per alcuni versi, la situazione è simile al voto negli Stati Uniti per Donald Trump che ha sfidato il sistema in modo paragonabile (a quanto hanno fatto i vincitori delle elezioni in Italia, ndr). E questo fenomeno è ancora più netto”, ha dichiarato il presidente della Commissione esteri del Consiglio della Federazione russa, Konstantin Kosachev, citato dalla Tass sottolineando che l’esito del voto di ieri “è un altro grattacapo per Bruxelles che ora non deve solo fare i conti con i nuovi arrivati’ , dall’Ungheria alla Polonia, ma anche con il peso massimo italiano. E questo è un problema serio”.
Kosachev ha quindi sottolineato che qualunque sarà la coalizione di governo che si formerà, l’Italia rimarrà un partner positivo in Europa occidentale per il nostro paese. Siamo stati uniti e saremo uniti da interessi comuni e simpatie reciproche”. Per Kosachev, gli italiani “hanno fatto una scelta articolata per cambiare il paese”.
“Visto il risultato delle elezioni, le relazioni fra Russia e Italia evolveranno in modo costruttivo. I partiti che fanno parte della coalizione (di centrodestra, ndr), e il Movimento Cinque Stelle arrivato secondo, chiedono il rafforzamento della partnership con la Russia e la cancellazione delle sanzioni illegali contro la Russia dell’Unione europea”, ha dichiarato il presidente della Commissione esteri della Duma, Leonid Slutsky, ricordando che esponenti dei partiti vincitori “hanno visitato la Crimea e incontrato le autorità e i residenti locali, hanno visto con i loro occhi che la Penisola si è riunita con la Russia sulla base della volontà popolare”.
“I risultati provvisori delle elezioni legislative in Italia non arrivano come una sorpresa. Sono in linea con i trend in Europa, dove le forze del centro destra guadagnano le prime posizioni. Il successo dell’alleanza dell’ex premier Silvio Berlusconi era facile da prevedere. A questo politico progressista fa capo non solo il futuro dell’Italia perché avrà un ruolo anche nell’architettura politica europea che emergerà negli anni a venire”.