Usa, ennesima strage della follia, killer spara in una scuola elementare e in strada: 5 morti

15 Nov 2017 9:37 - di Lorenza Mariani

Ennesima strage della follia negli stati Uniti: stavolta siamo nello stato della California, dove il killer – identificato come un certo Kevin da uno dei suoi vicini di casa -ha fatto fuoco in  sette diverse località della contea di Tehama: cominciando da casa e procedendo in una scuola elementare. Il drammatico bilancio dell’ennesima mattanza assolutamente imprevedibile è di almeno cinque morti e sette feriti. E mentre sembra confermato che fra le vittime non figurano studenti, è certo – di contro – che almeno due bambini sono stati raggiunti dai proiettili esplosi dall’assassino. Ancora ignoto il movente.

Usa, ennesima strage della follia: 5 morti, 7 feriti

Assassino che con sé aveva un fucile semi automatico e due pistole.  Armato e corazzato di rabbia e follia, ha cominciato a seminare il panico e a spargere sangue già alle 8 del mattino di ieri, (ira locale ndr), proprio negli istanti in cui molti genitori stavano salutando i figli sull’uscio degli edifici scolastici appena aperti per la giornata di studi. E allora, il fragore degli spari ha spezzato la quieta routine e immediatamente raggelato gli animi di insegnanti, genitori, ragazzini della Rancho Elementary School dove, miracolosamente, non si sono registrate vittime né fra i bambini, né fra i docenti in servizio in quei tragici istanti. Certo ci sono stati feriti, tempestivamente trasportati in elicottero negli ospedali della zona. La polizia si è catapultata sul posto ancor più rapidamente e ha freddato il killer ancora in azione. Un’azione improvvisa e spietata la sua, durante la quale, a detta di alcuni testimoni, avrebbe esploso in poco tempo più di 100 colpi. E la scuola non era stato neppure il suo primo obiettivo… A quanto ricostruito subito dopo dagli investigatori americani, infatti, quando è arrivato alla Rancho Elementary School Kevin aveva già colpito, pronto all’azione omicidiaria di massa già prima delle otto delle mattino: alle 7.52, infatti, il killer aveva ucciso la sua prima vittima, seminando terrore e sgomento in una piccola e pacifica comunità a 200 chilometri a nord di Sacramento, che conta una popolazione di appena 3.500 persone..

Una sequenza impazzita di colpi esplosi a caso. Ignoto il movente

Quindi, al volante di un auto e a tutta velocità, si è diretto verso il centro cittadino, dove ha freddato – a sangue freddo – una donna e sua figlia a bordo di una macchina che ha avuto il solito torto di passargli vicino in quel momento. Cosa lo abbia poi condotto fino alla scuola non è ancora chiaro agli inquirenti, convinti comunque di un dato da cui ora partono per le indagini: l’agguato che avrebbe dovuto lasciare sul terreno il più alto numero di vittime è scattato lì. Tirando le prime somme, allora, a 24 ore dal folle gesto, la polizia sta indagando in sette diverse scene del crimine: e proprio per questo non esclude che il bilancio delle vittime di quella mattina di sangue e follia possa salire già nelle prossime ore. Intanto, a tal riguardo si apprende che al novero dei morti va aggiunto un vicino di casa del killer. Un testimone, infatti, ha raccontato che l’assassino, noto nel quartiere solo come Kevin, avrebbe ucciso il suo compagno di appartamento e gli avrebbe rubato anche il camioncino. Del resto, si mormora tra i vicini del killer, ultimamente Kevin si comportava in modo strano e sospetto, minacciando chiunque gli capitasse a tiro o avesse in qualche modo a che fare con lui. E tra le notizie dell’ultim’ora si apprende che il killer era noto alla polizia: secondo quanto riportato dai media locali era infatti libero su cauzione dopo aver accoltellato una donna. Tra breve si parlerà allora della cronaca di una strage annunciata?

 

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