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Ape volontaria, quanto ci costa andare in pensione anticipata

Ape volontaria, quanto ci costa andare in pensione anticipata

Economia - di Redazione - 6 Settembre 2017 alle 13:08

L’anticipo della pensione fino a tre anni e sette mesi si dovrà pagare per intero, interessi compresi, per venti anni. Non ci sarà nessun regalo: il decreto varato dal Consiglio dei ministri regola infatti l’Ape volontaria, diversa dalla versione “sociale”. 

Ape volontaria, a chi spetta

L’Ape volontaria può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.

I requisiti

Avere compiuto 63 anni entro il 31 dicembre del 2017 e avere maturato almeno 20 anni di contributi. Devono mancare alla pensione al massimo tre anni e sette mesi, con una certa flessibilità dovuta agli eventuali aumenti dell’età pensionabile dovuta alle speranze di vita. Quando, nel 2019, l’età pensionabile andrà a 67 anni tondi, chi chiederà l’Ape volontaria potrà eventualmente anticipare fino a tre anni e dieci mesi.  Ci sono altri paletti: non essere titolari di altre pensioni e avere diritto a un assegno che non sia inferiore a 1,4 volte il minimo (oggi 702 euro).

A quanto ammonta

Il dato base è la pensione maturata quando si presenta la domanda. Quindi dal maggio 2017 (il decreto approvato ieri prevede che la norma sia retroattiva e rispetti le date fissate dalla legge di Stabilità). Il massimo che si potrà ottenere è il 90% del netto, se l’anticipo non supera i 12 mesi. La percentuale scende all’85% se è fino a 24 mesi, 80% fino a 36 e 75% da fino a 43 mesi.

 

Come funziona

Il prestito, spiega l’Inps, è erogato da soggetti finanziatori e imprese assicurative scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e altre imprese assicurative primarie. Il prestito ottenuto viene restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’Inps all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione e si completa dopo 20 anni dal pensionamento. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza. In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni. È erogato per un periodo minimo di sei mesi e fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.

 

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6 Settembre 2017 alle 13:08