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Invasione, fermarla si può: basta spedire gli Incursori a sabotare le barche

Invasione, fermarla si può: basta spedire gli Incursori a sabotare le barche

Cronaca - di Antonio Pannullo - 25 Luglio 2017 - AGGIORNATO 26 Luglio 2017 alle 13:29

L’invasione dei clandestini, apprezzata dalle cooperative rosse, dalle ong e dal Pd, andrà sempre peggio: i nostri inetti governanti non riescono a mettersi d’accordo con la Libia, lasciando il petrolio alla Francia e i disperati a noi, inoltre ormai l’Italia è l’unica nazione europea che accoglie tutti indiscriminatamente, addirittura andandoli a prendere a destinazione per poi portarli nel nostro Paese, con l’ausilio persino della Marina Militare, che anziché proteggere i confini nazionali come dovrebbe fare, aiuta gli invasori a varcarli, sostituendo la parola “trasportati” con “salvati”. E nei prossimi mesi andrà sempre peggio. Ma il modo di farla terminare c’è, ed è molto semplice: nel 1990, quando dopo la fine della dittatura comunista iniziarono ad arrivare invasori dall’Albania, si verificarono sulle coste albanesi misteriosi sabotaggi e incursioni: i gommoni degli scafisti venivano trovati squarciati, le barche fatte a pezzi, altri natanti incendiati o sabotati. Così dopo un po’ gli sbarchi diminuirono fino a cessare, anche per il servizio di vigilanza, autentica, che faceva la nostra Guardia Costiera. Allora non le importava di “salvare” sedicenti “naufraghi” come adesso, evidentemente.

Mandiamo il GOI a sabotare le imbarcazioni

Alla luce di quanto detto poche ore fa dal ministro Minniti, un’azione da parte delle nostre forze speciali è ineludibile: “I confini a sud della Libia sono molto importanti e non soltanto per il tema dell’immigrazione ma anche per il tema della lotta al terrorismo”, ha detto infatti a Tunisi il ministro dell’Interno. “Noi abbiamo di fronte, con evidenza, i segnali di una sconfitta militare di Islamic State nel momento in cui cade Mosul – continua -. E dobbiamo pensare all’ipotesi di una diaspora e a quel punto il confine sud della Libia diventa il confine sud dell’intera Africa settentrionale e del confine sud dell’intera Europa”. Dunque, “controllare il confine sud significa controllare i confini dell’Africa settentrionale e dell’Europa, per questo tutto ciò ha un valore strategico”. E chi lo controllerà questo confine, Minniti non lo dice. Facciamo una proposta: abbiamo una forza speciale che è tra le migliori del mondo, il Goi, il Gruppo operativo Incursori della Marina militare, discendente diretto della X Flottiglia Mas, che potrebbe servire egregiamente allo scopo. Una volta presa la decisione politica, i nostri incursori distruggerebbero tutte le imbarcazioni degli scafisti trafficanti di uomini, così le navi delle ong non avrebbero più nessuno da “salvare”, e anche certe cooperative rimarrebbero all’asciutto. Ma per fare questo, dovremo aspettare le prossime elezioni…

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25 Luglio 2017 - AGGIORNATO 26 Luglio 2017 alle 13:29