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Il Papa a sorpresa: «Volete essere concreti? Pensate in romanesco»

Il Papa a sorpresa: «Volete essere concreti? Pensate in romanesco»

Home livello 2 - di Redazione - 19 Giugno 2017 - AGGIORNATO 19 Giugno 2017 alle 20:44

«Pensare in dialetto romanesco!». È questa la pittoresca esortazione che Papa Francesco  rivolge nella cattedrale di San Giovanni in Laterano ai partecipanti  al convegno ecclesiale organizzato dalla diocesi di Roma sul tema «Non lasciamoli soli: accompagnare i genitori nell’educazione dei figli  adolescenti».

«La prima delle “chiavi”  per entrare in questo tema la voglio chiamare “romanesco”, il dialetto proprio dei romani», esordisce il Papa aprendo i lavori al Salone dei Canonici nella sede del Vicariato,  spiegando che «non di rado, cadiamo nella tentazione di pensare o di  riflettere sulle cose “in genere”, “in astratto”, pensando ai  problemi, alle situazioni e così cadendo senza accorgercene in pieno  nominalismo: vorremmo abbracciare tutto ma non arriviamo a nulla». Per questo, «oggi, vi invito a pensare in dialetto», ossia a essere  concreti.

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19 Giugno 2017 - AGGIORNATO 19 Giugno 2017 alle 20:44