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Berlusconi demolisce i Cinquestelle: «Non hanno mai fatto niente di buono»

Berlusconi demolisce i Cinquestelle: «Non hanno mai fatto niente di buono»

Home livello 2 - di Marzio Dalla Casta - 5 Aprile 2017 - AGGIORNATO 5 Aprile 2017 alle 17:53

La notizia che Palazzo Chigi ha chiesto di costituirsi parte civile contro di lui nel processo che lo vede imputato di corruzione in atti giudiziari nell’ambito del Ruby Ter – stamane il tribunale di Milano ha aggiornato l’udienza al prossimo 3 luglio – non hanno turbato più di tanto Silvio Berlusconi. L’ex-premier è giunto alla fiera di Rho-Pero per intervenire al Salone del Mobile in un incontro con gli organizzatori della manifestazione e alcuni imprenditori.

Affossato il maggioritario: «Con tre poli non serve»

Anzi, Berlusconi è apparso in gran forma e pronto a dire la sua ai giornalisti senza nulla concedere al politichese e alla diplomazia. Così, a chi gli chiedeva lumi sulle future, possibili alleanze in vista del voto, ha tagliato corto rispondendo che in assenza di una legge elettorale ogni discorso in merito è «vano e prematura». Ma Berlusconi ha anche aggiunto che all’Italia non servirebbe in questo momento un sistema elettorale maggioritario giacché – ha spiegato – «porterebbe al governo una minoranza estrema». In Italia, è il ragionamento del Cavaliere, «ci sono tre poli con il 30 per cento e se uno vincesse avrebbe in realtà il 15-17 per cento dei voti degli italiani e governerebbe contro l’85 per cento del Paese. Un risultato che non si può più chiamare democrazia».

Berlusconi: «Il reddito di cittadinanza costa 90 miliardi»

Berlusconi non si è sottratto neppure alle domande sul ruolo e sul peso che il M5S registra costantemente negli indici di gradimento. Un fatto per lui quasi inspiegabile: «Oltre il 70 per cento dei parlamentari di Grillo – ha infatti attaccato il leader di Forza Italia – non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi in vita sua. Non hanno mai fatto nulla di buono per sè o per gli altri». Stroncata l’idea dei Cinquestelle di introdurre un reddito di cittadinanza: «Indurrebbe a non lavorare. E poi non si può fare perché costa 90 miliardi di euro. Scontata la conclusione: «C’è ignoranza nella classe politica su certi temi».

 

 

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5 Aprile 2017 - AGGIORNATO 5 Aprile 2017 alle 17:53