CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

retribuzioni

I lavoratori più poveri d’Europa? Sono i giovani italiani

Economia - di Federica Parbuoni - 28 Marzo 2017 alle 15:18

Fra salari bassi, peso del fisco e costo della vita, i lavoratori italiani sono fra quelli che se la passano peggio in Europa. Se poi si prendono in considerazione i neolaureati ai primi incarichi professionali, gli italiani sono quelli che se la passano peggio in assoluto. È quanto emerge dall’ultima indagine Global 50 Remuneration Planning della società di consulenza Willis Towers Watson, che mette a confronto 15 economie europee

I neolaureati più poveri: gli italiani

La media dei salari di ingresso nel mondo del lavoro è di 27mila euro l’anno. Si tratta della stessa dell’anno scorso e ci fa mantenere stabilmente l’ultimo posto in classifica. Va un po’ meglio se si guarda alle retribuzioni dei middle manager, che con i loro 71mila euro medi guadagnano una posizione, attestandosi comunque nella parte bassa della classifica: all’undicesimo posto, seguiti solo da francesi, svedesi, finlandesi e spagnoli.

L’Italia fra gli ultimi in classifica

Rispetto al 2015, il Regno Unito è il Paese che ha registrato il progresso più forte, piazzandosi al 4° posto per quanto riguarda il middle management e al 12° per gli entry level (nel 2014 era rispettivamente al 7° e al 13° posto). L’Italia invece, oltre ad essere il Paese meno competitivo per le retribuzioni offerte tipicamente ai neo-laureati, è piuttosto staccato rispetto al penultimo posto (-12% rispetto alla Spagna) ed ancora di più dal ”centro classifica” (-47% rispetto all’Olanda), ance se per i middle manager la distanza rispetto all’Olanda è circa del 15%.

Non solo salari, incidono anche fisco e costo della vita

L’indagine, inoltre, considerando il peso fiscale e il costo della vita fornisce previsioni sul «potere d’acquisto» dei lavoratori in ogni Paese preso in esame: i salari per i neoassunti britannici diventano più competitivi, grazie soprattutto a un carico fiscale inferiore. Gli impiegati svizzeri si attestano in cima alla classifica per quanto riguarda tutti i livelli professionali, con salari più alti del 20% rispetto al secondo classificato. Come risultato, anche considerando tasse e costo della vita, i lavoratori svizzeri beneficiano ancora di un potere d’acquisto più alto rispetto agli altri europei.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

28 Marzo 2017 alle 15:18