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Legittima la nomina della Raineri. La Corte dei Conti bacchetta Cantone

Legittima la nomina della Raineri. La Corte dei Conti bacchetta Cantone

Home livello 2 - di Francesca De Ambra - 1 Febbraio 2017 - AGGIORNATO 2 Febbraio 2017 alle 13:40

Virginia Raggi e Carla Raineri donne contro. Non c’è pace tra la “sindaca” di Roma” e il suo ex-capo (a dire capa neppure la Boldrini è ancora arrivata) di gabinetto. Una guerra lunga e ancora in corso nonostante il precoce allontanamento (poco più di un mese) della Raineri, magistrato di Corte d’Appello a Milano, dal Campidoglio. Una vicenda con molte ombre, una delle quali si è allungata fino a lambire l’Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone. Fu lui, infatti, a rilasciare un parere di legittimità che di fatto ha contribuito a demolire la nomina della Raineri e quindi a determinarne la brusca interruzione dell’incarico.

La Raggi l’aveva nominata capo di gabinetto e poi allontanata

Su quel parere di Cantone è ora arrivata la pronuncia della Corte dei Conti, che ha dato ragione alla Raineri e torto a Cantone e alla Raggi non rilevando alcuna irregolarità nella sua nomina in Campidoglio. «Ne sono lieta, ma non stupita», ha commentato l’ex-capo di gabinetto prima di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Proprio contro Cantone: «Mi aveva invece molto stupito – ha infatti sottolineato – il parere dell’Anac che sanciva la illegittimita’ della mia nomina e che ora il giudizio della Corte dei Conti ha definitivamente travolto, non senza sottolinearne la manifesta infondatezza e la intrinseca erroneità. Forse è stata colpa della fretta con cui l’Anac ha reso il parere. Certo – ha concluso la Raineri con un tocco di perfidia – che se il presidente Cantone mi avesse sentita in contraddittorio, come sarebbe stato opportuno per la mia qualità di magistrato e necessario per quella di controinteressata, avrebbe evitato una così deplorevole censura».

Raineri: «Da Cantone parere frettoloso»

Quello della «fretta» è un tasto già toccato dalla Raineri in precedenti occasioni. In una memoria apparsa anche sui giornali, lei stessa ricostruì la dinamica del parere dell’Anac evidenziando una cronologia, a suo dire, sospetta. Secondo questa ricostruzione, Cantone riceve il quesito il 30 agosto. Il giorno prima – scrive sempre la Raineri – era stato ricevuto  «dalla sindaca alla presenza di Raffaele Marra (me assente)». Quindi il 31 il quesito viene posto all’ordine el giorno della Anac  e nel pomerigio («alle 4.56 pm», annota scrupolosamente la Raineri) dello stesso 31 agosto il parere motivato vieneconsegnato al  Campidoglio.

 

 

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1 Febbraio 2017 - AGGIORNATO 2 Febbraio 2017 alle 13:40