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Legge elettorale, Meloni: «Non ci sono più scuse, subito al voto» (video)

Legge elettorale, Meloni: «Non ci sono più scuse, subito al voto» (video)

Home livello 2 - di Antonio Pannullo - 25 Gennaio 2017 - AGGIORNATO 26 Gennaio 2017 alle 09:56

«Ora che abbiamo anche una legge elettorale non ci sono più scuse: sabato 28 gennaio tutti in piazza a Roma per chiedere elezioni subito». Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, commentando la sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum. Arrivano reazioni da tutto il centrodestra: «Dopo la sentenza della Consulta che boccia solennemente la legge elettorale voluta da Renzi, chiediamo l’immediata convocazione del tavolo del centrodestra per verificare le soluzioni migliori per andare a votare il prima possibile», dice Ignazio La Russa (Fdi), secondo il quale la legge che esce dalla  sentenza è un «Italicum corretto che somiglia molto al Porcellum». Della stessa opinione la Lega Nord: «Con qualunque legge elettorale bisogna andare ‘subito alle elezioni. Subito dopo Pasqua, il 23 aprile sarebbe un bellissimo giorno per votare». Così Matteo Salvini a SkyTg24 dopo la sentenza della Consulta sull’Italicum. «Il 25 aprile è la Liberazione, il 23 aprile penso possa essere una bella giornata di liberazione nazionale», sottolinea il leader della Lega. «È una bella giornata – ha aggiunto – per la democrazia, spero che Gentiloni, Alfano e Renzi non abbiano paura del voto degli italiani», conclude Salvini. Il centrodestra riuscirà a riunirsi in una superlista per prendere il premio di maggioranza? E chi ci sarà dentro? 

Di sicuro non Beppe Grillo, che andrà da solo e lo annuncia trionfante: «La Corte costituzionale ha tolto il ballottaggio, ma ha lasciato il premio di maggioranza alla lista al 40%. Questo è il nostro obbiettivo per poter governare”. Lo scrive Beppe Grillo sul blog. «Per il MoVimento 5 Stelle: #Obbiettivo40PerCento e al governo!». «Ci presenteremo agli elettori come sempre senza fare alleanze con nessuno. L’alternativa sono gli stessi partiti che hanno distrutto l’Italia».

 

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25 Gennaio 2017 - AGGIORNATO 26 Gennaio 2017 alle 09:56