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Istat, giù la fiducia di imprese e consumatori: aspettative ai minimi

Istat, giù la fiducia di imprese e consumatori: aspettative ai minimi

Economia - di Redazione - 28 Novembre 2016 alle 10:59

L‘Istat conferma il quadro di estrema fragilità economica del Paese: a novembre scende il clima di fiducia delle imprese che da quota 101,7 scende a 101,4, con cali per tutti i settori tranne il commercio. Cala leggermente anche il clima di fiducia dei consumatori  che passa da 108,0 a 107,9 e si mantiene sui minimi da luglio 2015.  Il clima economico passa da 127,3 a 127,2 mentre la componente futura registra una diminuzione più ampia riportandosi sul livello medio del periodo luglio-agosto (da 114,3 a 113,7). Dopo i cali registrati negli ultimi tre mesi migliorano sia il clima personale sia quello corrente: la componente personale aumenta da 100,5 a 101,3 e quella corrente passa da 102,8 a 103,7.

Istat, calano le aspettative sul calo della disoccupazione

Anche le opinioni sull’andamento dei prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di dodici mesi (giudizi sui dodici mesi passati e aspettative per i prossimi dodici mesi), sono orientate alla diminuzione. Infine, comunica l’Istat calano le aspettative sulla disoccupazione e il saldo raggiunge il valore più basso dallo scorso giugno. Con riferimento alle imprese, nella manifattura l’indice passa da 102,9 a 102,0, nei servizi di mercato da 106,6 a 105,2, nelle costruzioni da 125,8 a 124,2. Nel commercio al dettaglio, invece, l’indice sale da 101,6 a 106,5. Sempre secondo i dati dell’Istat,  per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini mentre aumentano le attese sulla produzione e il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile. Nel settore delle costruzioni, migliorano i giudizi sugli ordini mentre si segnala un diffuso peggioramento delle aspettative sull’occupazione. Nei servizi, si deteriorano i giudizi sul livello degli ordini e le attese sull’andamento generale dell’economia; il saldo delle attese sugli ordini rimane stabile a quota 5. Nel commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti (sia le attese sulle vendite future). Il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino diminuisce.

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28 Novembre 2016 alle 10:59