
Lorenzin: “Prima punire l’utero in affitto, poi la legge sulle unioni civili”
Home livello 2 - di Redazione - 21 Febbraio 2016 - AGGIORNATO 22 Febbraio 2016 alle 07:47
«Per stessa ammissione di alcune associazioni Lgbt che si sono espresse con franchezza, la necessità di approvare la stepchild adoption è intimamente connessa alla possibilità che ne deriverebbe di legittimare il ricorso all’utero in affitto. La questione è quindimolto semplice: o si provvede allo stralcio, o si trasforma la pratica della maternità surrogata in reato universale», spiega il Ministro Beatrice Lorenzin a “Il Mattino”.
Lorenzin: l’utero in affitto va punito prima lo stralcio e poi norme severe
«Non possiamo nasconderci che l’adozione del figliastro, così come è stata configurata dalla Cirinnà, apre la strada alla maternità surrogata. Alcune associazioni Lgbt hanno apertamente ammesso che l’approvazione dell’articolo 5 sta loro particolarmente a cuore perché è una scorciatoia che consente di fatto il ricorso all’utero in affitto. Eppure non c’è stata alcuna reazione. Anzi, si è prodotto sul punto un inspiegabile arroccamento».
Stepchild adoption nasconde l’utero in affitto
«Il disegno di legge è nato male perché ha voluto insinuare a forza nella discussione su diritti civili importanti questioni che chiamano in causa la genitorialità e i diritti dei bambini. L’iter della legge si è avvitato in tappe forzate che non hanno tenuto in debito conto le necessarie audizioni in commissione con gli esperti e le perplessità di quanti avevano avvistato da tempo possibili rischi legati all’utero in affitto». Tuttavia, c’è chi , come Roberto Saviano, reputa la pratica non del tutto biasimevole. Obiezione da rigettare? «Va assolutamente ribadito che il corpo della donna non è un forno da accendere e spegnere a piacimento dove cucinare una torta per altri. Intorno a una pratica vergognosa, che umilia il corpo della donna, sono sorti traffici internazionali che speculano sulla disperazione di chi chiede e di chi offre, per trarre guadagni sulla pelle delle persone. Non si mercifica la vita di un bambino. Bisogna levare la voce contro una deriva vergognosa, che trasforma la vita m un supermarket dell’egoismo pieno di aberrazioni come l’abbandono dei bambini imperfetti per contratto».
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