Il Papa si scaglia contro le morti bianche nelle Ferrovie: troppi decessi

19 Dic 2015 18:04 - di Paolo Lami

«Non pochi operai hanno anche perso la vita in questo lavoro. Li ricordiamo tutti. E facciamo in modo che questo, per quanto dipende da noi, non debba più accadere». Il Papa, ricevendo i dipendenti delle Ferrovie italiane ha ricordato gli operai morti durante la messa in opera della rete ferroviaria italiana. All’udienza, svoltasi nell’aula Paolo VI in occasione dei 110 anni della nascita delle Fs, hanno preso parte circa 6.300 rappresentati tutti i settori di attività del gruppo: dai capitreno ai macchinisti, dai capistazione agli impiegati, dai tecnici dell’infrastruttura ai lavoratori delle officine e agli autisti. Papa Francesco ha anche apprezzato gli “help center” «nati dalla collaborazione tra Ferrovie, Enti locali e Terzo settore che permettono a chi è in difficoltà di trovare ascolto, soccorso e assistenza». Riflettendo invece sulla misericordia, «eh, quante guarigioni fa una carezza misericordiosa», ha commentato il Papa integrando a braccio il suo discorso; e ancora a braccio: «eh, di un po’ di misericordia abbiamo bisogno tutti, lasciamoci coinvolgere dal Giubileo della Misericordia in modo da rinnovare il tessuto di tutta la nostra società, rendendola più giusta e solidale soprattutto in questa terza guerra mondiale che è scoppiata a pezzi».
«Un’altra iniziativa importante – ha rimarcato il Papa – è quella dell’Ostello presso la Stazione Termini, dove ieri abbiamo aperto la Porta Santa della Carità, Ostello dedicato a Don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas di Roma. Questa struttura – ha ricordato papa Francesco – è stata rinnovata dalle Ferrovie in collaborazione con la Caritas diocesana. Cinque anni fa Benedetto XVI – ha ricordato ancora – posò la prima pietra all’inizio dei lavori per approntare i nuovi locali. Questo Ostello, che accoglie quotidianamente centinaia di ospiti, e sta predisponendo anche il servizio di accoglienza diurna, svolge un’opera essenziale in un luogo della città dove spesso si radunano le persone in cerca di un riparo».

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