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“Marò liberi”: la protesta di Azione Nazionale all’ambasciata indiana

Home livello 2 - di Guglielmo Federici - 29 Dicembre 2015 - AGGIORNATO 29 Dicembre 2015 alle 17:22

Flash mob di Azione Nazionale davanti all’ambasciata indiana a Roma per chiedere il rilascio dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Un centinaio di militanti del movimento, nato qualche settimana fa dalle sigle della destra diffusa, si è recato in via XX Settembre con un grande striscione con la scritta “Marò subito liberi“. E sei di loro, per protesta, si sono incatenati fuori la sede diplomatica di Nuova Delhi. «Tre anni di vergogna, il governo Renzi li ha cancellati dall’agenda del governo», hanno gridato i manifestanti intonando l’inno di Mameli. Tra i presenti Roberto Menia, l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il portavoce di Azione Nazionale Fausto Orsomarso, che avverte: «Ritorneremo in centinaia, migliaia, finché i due marò non saranno liberati. La diplomazia indiana non è gradita finché non torneranno in Italia». «Da oggi ricomincia una lotta senza quartiere per riaverli in Italia», rilancia Alemanno laddove Marco Cerreto, membro del consiglio direttivo di Azione Nazionale, accusa: «Abbiamo un governo italiano che ha dimenticato due servitori dello Stato e un governo indiano che gioca sulla loro vita».

Azione Nazionale: Tenere alta l’attenzione di tutto il Paese

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: il loro destino è da oltre 1.440 giorni in mano al governo di Nuova Delhi. Quella dei Marò «è una vicenda tragica che sta segnando la vita umana e personale dei nostri soldati colpevoli soltanto di aver svolto il loro lavoro. Il silenzio dei governi italiani che si sono succeduti in questi quattro anni è assordante e la dice lunga sull’assoluta mancanza di dignità e sovranità nazionale e di mancanza di rispetto verso le Forze Armate impegnate ogni giorni in centinaia di missioni di pace in tutto il mondo. La nostra iniziativa  – aggiunge Orsomarso – vuole tenere alta l’attenzione di tutto il Paese sulla vicenda dei Marò in un momento in cui il governo Renzi è chiaramente impegnato nell’opera di autocompiacimento e ha deciso di abbandonare a se stessi il destino dei nostri due connazionali». La manifestazione si è sciolta dopo oltre un’ora, senza violenza alcuna, con l’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno rimosso le catene ai manifestanti.

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29 Dicembre 2015 - AGGIORNATO 29 Dicembre 2015 alle 17:22