CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Nasce a sinistra la “Cosa Rossa”, nuova spina nel fianco di Renzi

Nasce a sinistra la “Cosa Rossa”, nuova spina nel fianco di Renzi

Home livello 1 - di Marzio Dalla Casta - 7 Novembre 2015 alle 16:05

Un logo in rosso su fondo giallo che farebbe la felicità dei tifosi romanisti. È il simbolo della nuova “Cosa Rossa” – Sinistra Italiana –  neonato gruppo parlamentare sorto dalle ceneri di Sel e con l’apporto di fuoriusciti del Pd come Fassina, D’Attorre e altri irriducibili oppositori della leadership di Matteo Renzi e che si è ritrovato in queste ore al teatro “Quirino” di Roma. Il nuovo gruppo è composto da 31 deputati (25 provengono da Sel e 6 dal Pd). Al Senato nascerà solo in un secondo momento e includerà i 7 di Sel, Corradino Mineo e due ex M5s. Il gruppo della Camera, ha annunciato Monica Gregori, avrà come consulente economico l’economista statunitense premio Nobel Joseph Stiglitz.

La “Cosa Rossa” si chiama Sinistra Italiana e conta 31 deputati

Che nel teatro spirasse un clima parecchio identitario e troppo poco avvezzo al nuovo corso renziano, lo ha fatto capire fin troppo bene il siparietto tra il ritrovato Claudio Fava (era uscito dal partito di Vendola) e la platea del “Quirino”. È successo quando Fava si è rivolto ai presenti chiamandoli «amici». «Compagni, siamo compagni», ha reagito la platea costringendo il parlamentare ad una poco convinta giustificazione: «Compagni ce lo diciamo da sempre, amici implica un atto di generosità che di questi tempi è ancora più raro».

Fassina a Bersani: «Noi siamo noi a fare il gioco della destra»

Sarà. In ogni caso non è tanto la disputa tra “amici” e “compagni” a tenere banco nel nuovo gruppo quanto la diffida a «non fare il gioco dell’avversario» notificata a mezzo stampa da Pierluigi Bersani ai fuoriusciti del Pd. A replicare all’ex-segretario è proprio Fassina «Ci hanno accusato di fare il gioco della destra. Dispiace per le parole di Bersani ma non è così: il gioco della destra – puntualizza – lo fa chi fa la destra con il jobs act, con l’intervento sulla scuola, con l’Italicum, con la riforma del Senato e della Rai. Noi siamo Sinistra italiana e siamo alternativi a questo liberismo da Happy days». E Renzi? Il premier-leader si tiene a distanza dalle polemiche ma lascia che a intervenire sia il vicesegretario Lorenzo Guerini: «Nasce un movimento che si pone alla sinistra del Pd, una scelta che non condivido ma rispetto: credo però che lo spazio per una sinistra di governo fuori dal Pd non ci sia».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

7 Novembre 2015 alle 16:05