Sgomberi a Bologna. Ma nella giunta c’è chi tifa per gli occupanti (video)

16 Ott 2015 16:44 - di Carlo Marini

«Mi hanno insultato dandomi dell’omofoba e della fascista. Per questo ho deciso di partire con un esposto». Così Ilaria Giorgetti, presidente del quartiere Santo Stefano, a Bologna replicando agli attivisti di Atlantide, il centro Lgbt sgomberato venerdì scorso. «Certe persone sono intrinsecamente legate dalla loro ideologia e attaccano me perché donna di destra. Io contro gay e lesbiche? Ma figuriamoci, sono la prima a difendere le differenze di genere a patto che tutto venga fatto rispettando i principi della legalità». Legalità che non è stata rispettata dai centri sociali di estrema sinistra che hanno occupato e devastato gli immobili del quartiere Santo Stefano con il tacito consenso della giunta rossa. Non a caso alcuni residenti del quartiere Santo Stefano chiederanno i danni al Comune di Bologna per la prolungata occupazione del Cassero della omonima porta, occupato dal collettivo Atlantide e sgomberato pochi giorni fa. Uno sgombero che ha già creato tensioni nell’amministrazione di Virginio Merola (Pd) che, in disaccordo con l’assessore alla cultura Alberto Ronchi sulla gestione della vicenda, gli ha ritirato le deleghe.

A Bologna gli sgomberi spaccano la sinistra (guarda il video)

La richiesta di danni è stata annunciata dall’avvocato Angelo Scavone, che tutela i residenti, in una conferenza stampa con la presidente del Quartiere, Ilaria Giorgetti (centrodestra). Giorgetti ha anche mostrato un video girato da un cittadino nel cassero dopo lo sgombero. Video che mostra le condizioni di abbandono in cui versa l’immobile e che, per Giorgetti, contraddice così quanto sempre rivendicato dal collettivo, di averlo manutenuto. «Siccome ci sono problemi di ordine igienico sanitario mi auguro venga sequestrato dalle autorità». Ma giovedì un altro sgombero, quello di uno stabile occupato di via Solferino, aveva creato frizioni in città, sopratt

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