La figlia di Aldo Moro: i brigatisti che sanno non parlano per paura

5 Mag 2015 15:51 - di Redazione

«Non tutti i brigasti conoscono la verità. E chi sa preferisce tacere. Per paura. Ma non per loro, per i loro cari». Sono parole pesanti pronunciate dalla figlia di Aldo Moro, Maria Fida, in un’intervista esclusiva al settimanale Oggi in edicola mercoledì 6 maggio.

La figlia di Moro: chi sa non parla

La figlia dello statista democristiano trovato ucciso il 9 maggio 1978 spiega: «Se non si farà chiarezza a livello collettivo sulle reali responsabilità della morte di Aldo Moro questo Paese resterà nel fango». Maria Fida Moro racconta anche che il padre tradì una promessa fatta alla moglie Eleonora: «Nel ’74, durante le massime minacce, mia madre si era fatta promettere che avrebbe lasciato la politica attiva. Ricordo che avevano litigato a morte per questo… Mamma non gli aveva parlato per giorni. E lui non sopportava il suo silenzio: per questo decise che avrebbe continuato a fare il professore universitario. E che al massimo avrebbe fatto il presidente della commissione giustizia della Camera».

«Mio padre nel mirino»

La figlia di Moro quindi rigetta l’ipotesi più volte avanzata dai brigasti secondo la quale fu scelto Moro come obiettivo perché Andreotti godeva di una protezione più alta:. «È falso. È una menzogna reiterata! Mio padre non è stato ucciso per sbaglio. Non è stata un caso la sua morte. Ma è stata voluta, ordinata. Aldo Moro aveva, in Italia e in Europa, una funzione di mediazione, di scomoda pacificazione. È stato eliminato perché si voleva arrivare a dove siamo arrivati adesso. A una non politica. A un mondo di soli affari».

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