Francia, è bufera su Ménard. Il sindaco scheda i bimbi islamici: «Sono troppi»

7 Mag 2015 15:43 - di Redazione

Riflettori puntati nuovamente su Robert Ménard, sindaco di Béziers di origini algerine, colpevole di aver “schedato” i bimbi musulmani presenti nelle scuole. Più noto per essere il fondatore di Reporters Sans Frontières (l’ong nata nell’85 per difendere la libertà di stampa) il primo cittadino della città del Sud della Francia ha reso pubblica l’alta percentuale degli allievi musulmani (il 64,5 per cento) su una popolazione di 72mila abitanti che, ha detto, rende impossibile l’integrazione.

L’outing di Ménard

«Sono le cifre del municipio che dirigo – ha detto Ménard nel corso di un confronto televisivo – mi dispiace ma il sindaco ha i nomi, classe per classe, dei bambini. Non si può fare ma lo faccio lo stesso». In Francia, infatti, esiste il divieto per legge di censire i cittadini per appartenenza etnica o confessionale e chi lo fa rischia fino a una condanna di cinque anni di carcere o 300mila euro di ammenda. Il caso è scoppiato subito: il sindaco di Béziers, che negli ultimi tempi si è avvicinato al Front National di Marine Le Pen, è stato interrogato dal commissariato di Montpellier e messo alla gogna pubblica. Anche in altro occasioni Ménard aveva prodotto numeri vietati sui terzi di bambini di origine islamica presenti sul territorio contravvenendo al divieto. Un terreno minato per la Francia che da anni si interroga sulla legittimità dei censimenti etnici.

La condanna dell’Eliseo

Durissimo il commento del presidente della Repubblica, François Hollande, che ha definito «la schedatura degli allievi contraria a tutti i valori della Reppubblica» mentre il suo vice Manuel Valls si è scagliato contro il sindaco Ménard “vergogna! La Repubblica non fa distinzione tra i suoi bambini” , ha scritto su Twitter anche se in passato si era mosso per chiedere di attenuare il divieto per permettere un’analisi scientifica della società francese. Nascondere le differenze per legge non aiuta a ridurre le discriminazioni, sostengono studiosi e demografi.

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