Attentato al museo del Bardo, arrestato nel Milanese un marocchino
Un cittadino nordafricano di 22 anni, presumibilmente marocchino, è stato arrestato nel Milanese perché ritenuto coinvolto nella strage al Museo del Bardo a Tunisi. Il giovane era ricercato a livello internazionale dalle autorità tunisine che lo ritengono coinvolto nell’attentato costato la vita a ventiquattro persone, tra cui quattro italiane. È stato catturato dalla Digos a Gaggiano (Milano).
L’attentato al museo del Bardo
L’attentato al museo nazionale del Bardo di Tunisi è stato un attacco terroristico avvenuto lo scorso 18 marzo. Nell’attacco sono morte ventiquattro persone, tra cui ventuno turisti, un agente delle forze dell’ordine e due terroristi, e quarantacinque sono rimaste ferite. Si tratta dell’attentato terroristico con il maggior numero di vittime avvenuto a Tunisi. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. La mattina dell’attacco, le navi da crociera MSC Splendida e Costa Fascinosa erano attraccate al porto di La Goletta. Si stima che circa 200 passeggeri di entrambe le navi si trovavano, al momento degli attacchi, all’interno del museo del Bardo o nelle vicinanze. Due terroristi, armati di kalashnikov e bombe a mano e con indosso delle cinture esplosive imbottite di Semtex, hanno cercato di infiltrarsi all’interno dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo, ma sono stati bloccati dalle forze di sicurezza. Poi si sono diretti verso il vicino museo del Bardo, dove hanno poi aperto il fuoco contro un pullman di escursionisti appena scesi da una nave da crociera, ferendo l’autista tunisino e uccidendo un gran numero di turisti. Gli attentatori si sono poi asserragliati all’interno del museo prendendo in ostaggio molte persone. Alle 15.30 le teste di cuoio tunisine hanno effettuato un blitz all’interno del museo. I due terroristi sono stati uccisi e gli ostaggi superstiti liberati.