«Quella gonna è troppo lunga»: scuola francesce caccia studentessa islamica
Costretta a rimanere fuori da scuola perché portava una gonna troppo lunga. Nella laicissima Francia esplode la polemica sul caso di Sarah, una studentessa musulmana di 15 anni, che si è vista vietare per ben due volte l’ingresso nel suo istituto di Charleville-Mezières, nel nord del Paese, a causa del suo gonnellone alla caviglia, considerato come un segno di “ostentazione” religiosa, al pari del velo islamico. Nel 2014, il Collettivo francese contro l’Islamofobia (Ccif) ha recensito un centinaio di casi simili in tutto il Paese. Eppure, la legge contro l’ostentazione dei segni religiosi a scuola non ha mai incluso questo tipo di abbigliamento. Tanto più che il gonnellone lungo, quello classico a pieghe blu, è stato per lungo tempo la tipica tenuta scolastica di tante studentesse francesi e occidentali. «Vogliono vietare anche quelle?», si interroga il sociologo Francois Dubet in un’intervento sul quotidiano Le Monde che oggi dedica il titolo d’apertura alla nuova caccia alle streghe contro il gonnellone islamico. Mentre su Twitter, esplode l’hashtag #JePorteMaJupeCommeJeVeux («Porto la mia gonna come voglio»). E sono in tanti ad esprimere la loro esasperazione: «Troppo corta, ti sputano addosso, troppo lunga ti cacciano fuori. Ma lasciateci in pace!», denuncia una giovane studentessa sul celebre sito di micro-blogging.