Orribile strage nel tribunale di Milano, tre morti. Arrestato il killer

9 Apr 2015 13:44 - di Redazione

Il bilancio provvisorio di una mattinata di terrore al Tribunale di Milano è di tre morti: un giudice, un avvocato e un teste che doveva testimoniare nel processo a carico del killer, Claudio Giardiello, imputato per bancarotta. L’uomo, dopo la strage, è scappato in moto ed è stato acciuffato dai carabinieri a Vimercate, in Brianza, alle porte di Milano, dopo una rocambolesca fuga e dopo essere stato braccato dalle forze dell’ordine all’interno del Palazzo di Giustizia, asserragliato al terzo piano. I carabinieri che hanno fornito le generalità dell’uomo, hanno spiegato che è imputato per il crac Eutelia-Agile, società di call center. L’uomo, incredibilmente armato all’interno del Palazzo di Giustizia, sarebbe entrato all’interno dell’edifico del tribunale assieme al suo avvocato. E per questo sarebbe riuscito a passare i controlli e i metal detector senza destare sospetti.

Le vittime

Una delle vittime è il giudice Ferdinando Ciampi della sezione fallimentare, ucciso da Claudio Giardiello nella sua stanza al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Milano. Ciampi, dopo l’uscita di scena dell’ex presidente Bartolomeo Quatraro (oggi a Novara), nel 2009 era stato chiamato a guidare la sezione ad interim. Lo aveva poi sostituito come presidente Filippo Lamanna. Ciampi aveva fama di intransigente. La seconda persona uccisa a Palazzo di Giustizia di Milano sarebbe l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Secondo le prime informazioni sarebbe il legale del killer, che ha rimesso il mandato scatenando la sua follia omicida. Altre due persone finite nel mirino sono lo zio e il  nipote del killer, entrambi coimputati di Claudio Giardiello,  Giorgio Erba e Davide Limongelli, il primo morto durante l’operazione, il secondo gravemente ferito. Un uomo, colpito da malore, è stato portato in codice rosso, quindi in condizioni gravi, all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Secondo le prime informazioni fornite dagli operatori sanitari del 118 che lo hanno trasportato al pronto soccorso l’uomo non sarebbe stato raggiunto da spari, ma sarebbe stato vittima di un malore.

Chi è il killer

Claudio Giardiello, l’uomo che ha sparato oggi nel Tribunale di Milano, dove sono morte quattro persone e due sono rimaste ferite, lavorava nel settore dell’edilizia. Giardiello, 57 anni, è nato a Benevento il 6 marzo del 1958, ed è residente in Brianza. A quanto si è appreso aveva diverse società ma negli ultimi tempi si trovava in gravissime difficoltà finanziarie, sfociate in diverse cause giudiziarie.

I commenti

«Non so nulla ma certo dovrebbe essere impossibile entrare in un Tribunale e sparare. Ho saputo dell’uccisione di un collega, una cosa che mi sconvolge», ha commentato il presidente dell’autorità Anticorruzione Raffaele Cantone. L’ex magistrato Gherardo Colombo, che ha trascorso l’intera sua carriera a Palazzo di Giustizia di Milano, si è detto “frastornato e sconvolto”. «Non dico che vi sia una correlazione diretta, ma vi è un clima contro la magistratura che certamente non contribuisce».

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