Funerali di Stato per le vittime del Tribunale. Scola: “Pena giusta per l’assassino”

15 Apr 2015 17:40 - di Redazione

Quanto è successo in tribunale il 9 aprile, quando Claudio Giardiello ha ucciso tre persone, richiede di non fermarsi “alla comprensibile paura”. Le parole del cardinale Angelo Scola scuotono il silenzio che  pervade la folla commossa venuta a rendere l’ultimo saluto all”avvocato Lorenzo Claris Appiani e al giudice Fernando Ciampi, due delle vittime. Nell’omelia, l’arcivescovo di Milano ha invocato una punizione esemplare per l’assassino e ha parlato del bisogno di “amicizia civica”. Ed è un compito che non riguarda solo le istituzioni ma che “come ci insegnano, in addolorata dignità, i famigliari delle vittime, deve cominciare dal profondo di ogni uomo e di ogni donna della nostra metropoli”. “Da queste morti – ha aggiunto l’arcivescovo di Milano – deve nascere una maggiore responsabilità di educazione civica, morale, religiosa, instancabilmente perseguita da tutte le agenzie educative, dalla famiglia, alla scuola fino alle istituzioni”.

Funerali: l’omelia del cardinale Scola

L’omicidio del giudice Fernando Ciampi, dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani e di Giorgio Erba al Palazzo di giustizia di Milano “ci appare come una tremenda espressione di un male inaccettabile”.  “Questa tragedia – ha proseguito Scola – ci lascia ancor più sconcertati perché si è consumata in un luogo emblematico, un pilastro costitutivo della vita civile del Paese”. Scola ha sottolineato che è “quasi impossibile trovare parole per i familiari e per gli amici” delle tre vittime. Ha rivolto quindi un “saluto affettuoso e riconoscente ai familiari, parenti e amici delle tre vittime” e alle autorità presenti nel Duomo. “Possiamo fermarci alla comprensibile paura – ha chiesto l’arcivescovo – alla giusta elaborazione di più rigorosi sistemi di sicurezza, a dialettiche, qualora strumentali, tra le parti?”. La risposta secondo Scola è l’impegno di ciascuno per una “amicizia civica”. “Non lasciamo che sulle figure di questi nostri cari – ha concluso – si stenda la coltre soffocante dell’oblio. Mantenere desta la loro memoria è garanzia di fecondità”.

Anche Mattarella presente ai funerali

Le esequie dei due uomini di legge si sono svolte in un clima di commossa partecipazione. Fin dalla mattina i milanesi hanno atteso l’arrivo dei feretri, accolti da un lungo applauso. Poi la funzioe religiosa. Le toghe, quelle che indossanavo nelle aule di giustizia, adagiate sulle bare dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani e del giudice Fernando Ciampi. Ai lati i carabinieri in alta unforme. Accanto ai familiari, le autorità. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il sindaco, Giuliano Pisapia, il presidente della Regione Roberto Maroni, il prefetto Paolo Tronca, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e il presidente della Camera e quello del Senato, Boldrini e Grasso. Presenti fra gli altri anche il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, l’ex procuratore Francesco Saverio Borrelli, Umberto Ambrosoli, le parlamentari di Forza Italia Maria Stella Gelmini accompagnata dall’ex sottosegretario Giacomo Caliendo, Daniela Santanchè e Laura Ravetto, i parlamentari del Pd Ivan Scalfarotto ed Emanuele Fiano e l’ad del Milan Adriano Galliani..

 

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