Accordo su nucleare Iran? l’ira di Netanyahu sui negoziati

1 Apr 2015 21:02 - di Redazione

A Losanna le superpotenze stanno discutendo un accordo con chi vuole distruggere Israele. Da Gerusalemme Benyamin Netanyahu ha citato una dichiarazione del comandante dei Basij Mohammad Reza Naghdi (”la distruzione di Israele non e’ negoziabile”) per denunciare una volta in piu’ le trattative in corso in Svizzera. ”Loro vogliono ancora distruggerci. E con un Paese del genere voi – ha tuonato il premier rivolgendosi alle superpotenze del 5+1 – conducete trattative?”. ‘L’Iran – ha ricordato – insiste a sviluppare l’uranio e in parallelo continua la sua campagna terroristica di fronte a regimi diversi, in particolare nello Yemen”. Ben altra, a suo avviso, dovrebbe invece essere la politica da seguire: ”E’ tempo che la comunità internazionale punti i piedi per un accordo migliore con l’Iran”. Perche’ l’intesa attuale – che sembra profilarsi a Losanna in un confronto oltre il tempo concordato ma finora non definitivo – e’ ”cattiva e danneggia Israele, il Medio Oriente e il mondo intero”.

Quadro non ignoto a Netanyahu

Netanyahu non lo ha citato ma proprio oggi il generale Eyal Eisenberg ha avvertito che i miliziani sciiti Hezbollah – appoggiati dall’Iran – sono in grado di sparare dal Libano verso Israele 1000-1500 razzi al giorno. Le vittime, in un caso di un nuovo conflitto, sarebbero centinaia con danni ingenti alle retrovie israeliane. Pur essendo molto avanzate – ha spiegato il generale – le difese aeree a disposizione di Israele (fra cui la difesa antimissili Iron Dome, vitale nella recente guerra a Gaza con Hamas) non basterebbero a proteggere i civili dal volume di fuoco messo a punto dagli Hezbollah, grazie a massicce forniture iraniane. Un quadro certo non ignoto a Netanyahu. Per questo il premier ha chiesto alla comunita’ internazione di battersi per un accordo diverso. E ne ha indicato anche i contorni: riportare indietro ”in maniera significativa” il programma nucleare di Teheran; collegare l’eventuale rimozione delle sanzioni ad un cambiamento del comportamento iraniano.

Preoccupazioni sunnite

”L’Iran – ha spiegato – deve cessare le aggressioni nella regione, fermare il terrorismo nel mondo e cessare le sue minacce di annientare Israele”. Il ministro della difesa Moshe’ Yaalon e’ apparso meno pessimista sostenendo che per il momento in Svizzera non si arrivera’ ad un accordo vero e proprio anche se ha ribadito che qualsiasi intesa non deve lasciare a Teheran la capacita di arricchire l’uranio. Conscio tuttavia dell’apparente volonta’ dell’amministrazione di Barack Obama di perseguire tutte le strade per arrivare a Losanna ad una intesa, Netanyahu – come hanno sottolineato molti analisti e come mostra anche la situazione in evoluzione in campo internazionale – sa anche che un eventuale accordo aggraverebbe le gia’ conclamate preoccupazioni della parte sunnita del mondo arabo.

 

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