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Gustavo Selva
Gustavo Selva

Scomparso a 88 anni Gustavo Selva, giornalista e parlamentare di An

Cultura - di Redazione - 16 Marzo 2015 - AGGIORNATO 16 Marzo 2015 alle 18:38

È scomparso all’età di 88 anni Gustavo Selva, giornalista, sciatore, saggista, parlamentare di Alleanza Nazionale, prima alla Camera poi al Senato. È stato anche europarlamentare dal 1979 al 1984 per la Democrazia Cristiana. Il giornalista è morto nella sua casa di Terni, dove viveva da alcuni anni. Lascia la moglie, tre figli e quattro nipoti. Dal 1960 alla Rai, è stato corrispondente da Bruxelles, Vienna e Bonn. Dal 1972 al 1975 fu caporedattore del telegiornale Rai e dal 1975 al 1981 direttore del gr di Radio Due, per poi assumere nel 1981 la carica di presidente della Rai corporation. Dal 1983 al 1984 fu direttore del quotidiano veneziano Il Gazzettino. Nel 1994 e nel 1996 fu eletto alla Camera e nel 1999 divenne presidente del gruppo di Alleanza Nazionale a Montecitorio. Nel 2001 viene rieletto alla Camera nel collegio di Treviso e nel 2006 viene eletto senatore, sempre in Veneto. Fa parte della delegazione italiana alla Nato. Fu per anni editorialista del Secolo d’Italia.

Gustavo Selva ricoprì importanti incarichi istituzionali

Nel luglio 2007 abbandona il gruppo di AN per iscriversi a quello di Forza Italia. Selva ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi sia alla Camera sia al Senato come la presidenza della commissione Affari costituzionali, e ha scritto alcuni saggi, tra i quali citiamo Brandt e l’Ostpolitik, Il martirio di Aldo Moro, Radio belva, che era il soprannome del suo giornale radio datogli dai suoi detrattori comunisti, Comunismo, una storia da non dimenticare e l’ultimo, del 2003, Aldo Moro. Quei terribili 55 giorni, scritto con Eugenio Marcucci per Rubettino. Malgrado lo scandalo che lo travolse nel giugno 2007 per la vicenda dell’ambulanza, Gustavo Selva rimane uno dei più grandi giornalisti italiani. Di scuola – e di fede – democristiana, fu tra quelli che compresero la delicata trazione del centrodestra italiano dal Msi ad Alleanza Nazionale partecipando attivamente al traghettamento e all’affermazione di una destra moderata in Italia.

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16 Marzo 2015 - AGGIORNATO 16 Marzo 2015 alle 18:38