Okinawa: i residenti e il governatore Onaga contro la nuova base Usa

12 Mar 2015 17:56 - di Redazione

Sono ripartiti oggi i lavori di perforazione del fondo marino al largo della costa di Okinawa, dove è prevista la nuova base aerea americana, nonostante le forti manifestazioni di protesta delle popolazioni locali (circa due terzi dei 50.000 militari americani in Giappone sono di stanza a Okinawa, un’isola poco più grande di Cape Cod). Il via libera è stato dato dall’Ufficio regionale di difesa che sta provvedendo a esaminare l’area che dovrà accogliere la base di Futenma, adesso nella città di Ginowan ad alta densità abitativa, lungo la costa di Henoko nella città di Nago.

Il governatore Onaga vuole bloccare i lavori

Tre grandi piattaforme sono state sistemate per perforare più in profondità il fondale marino, dopo un primo ciclo di sondaggi del 2014, mentre residenti e gruppi civici hanno manifestato fuori dalla vicina base dei Marines Usa di Camp Schwab. Altri, invece, hanno tentato di raggiungere in barca il mare di Henoko. Il nuovo governatore di Okinawa, Takeshi Onaga, fortemente contrario ai lavori e al trasferimento della base, ha nei mesi scorsi istituito una commissione indipendente per l’esame dei presupposti giuridici del piano di bonifica approvato dal suo predecessore. Onaga, ex sindaco del capoluogo Naha, ha chiesto all’Ufficio di difesa di bloccare ogni attività in attesa dei risultati definendo “imperdonabile” la ripresa delle operazioni.

A Okinawa convivenza difficile per i marines accusati di stupro

Il governatore di Okinawa, recatosi a Tokyo, ha assicurato che userà tutti i mezzi in suo potere per mantenere l’impegno elettorale “di bloccare definitivamente” la nuova base. Il portavoce del governo centrale, Yoshihide Suga, ha detto che i piani “procederanno come stabilito”. E’ l’unica “opzione” vista l’importanza di mantenere l’effetto dissuasivo delle forze Usa, liberando la zona urbanizzata di Futenma. Okinawa ospita la stragrande maggioranza dei quasi 50.000 militari americani di stanza nell’arcipelago nipponico: la convivenza con le popolazioni locali ha periodicamente momenti di fortissima tensione come avvenuto negli anni passati quando alcuni marines sono stati accusati di stupro. L’ultimo episodio risale al 2012 quando si verificarono l’aggressione e lo stupro da parte di due soldati Usa ai danni di una ragazza giapponese.

 

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