Meloni: oggi la destra difende i “piccoli” contro lobby e tecnocrati

7 Mar 2015 11:40 - di Redazione

Appuntamento del fronte anti-Renzi a Venezia: lo ha lanciato Fratelli d’Italia (ma Salvini non ci sarà) e ne spiega il senso Giorgia Meloni. Intervistata dal Fatto, la leader di FdI spiega che non ci sarà CasaPound, che ha un rapporto esclusivo con la Lega ma avverte che “ormai è tempo di sfide postideologiche”. Meloni parla anche di Marine Le Pen e sottolinea che c’è una differenza: lei fa gli interessi dei francesi, FdI quelli degli italiani. Comunque Meloni e Salvini stanno “lavorando a una manifestazione in primavera per averla in carne e ossa in Italia”.

I partigiani alla Camera

A Meloni viene chiesto cosa ne pensa dell’idea della presidente Laura Boldrini di invitare i partigiani alla Camera per il 25 aprile. “Buon divertimento – osserva Meloni – io penso però che c’è qualcosa che non funziona se l’Anpi con i centri sociali cerca di non farci manifestare, a Roma come a Venezia“.

Un appuntamento contro la corruzione

Intervistata anche dal Tempo Giorgia Meloni spiega perché FdI ha scelto la piazza di Venezia: perché “Venezia e il Veneto sono la patria di quei tanti piccoli e medi imprenditori ignorati dal governo Renzi, costretti a chiudere, a delocalizzare e talvolta a suicidarsi”. Venezia e il Veneto sono anche la patria del benzinaio Stacchio, la patria del Mose, degli scandali e della corruzione.

La destra secondo Giorgia Meloni

Alla domanda su cosa sia oggi la destra Meloni risponde: “Significa prendere quell’eredità e saperla rilanciare in questo tempo, avere il coraggio di non essere identici a noi stessi e anche essere capaci di superare gli schemi. Mi convince Marine Le Pen quando dice che oggi lo scontro non è tra destra e sinistra, ma tra alto e basso, l’interesse dei pochi e i diritti dei molti. Tra le oligarchie, le tecnocrazie, la grande finanza e l’economia reale, tra il grande e il piccolo, tra la base e il vertice”.

 

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