A chi la maglia azzurra? A noi… Mancini boccia Conte sugli oriundi

23 Mar 2015 13:19 - di Francesco Severini
Roberto Mancini

E’ una frase che farà sicuramente discutere quella con cui Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, ha commentato la scelta dell’allenatore della nazionale Conte di chiamare Vazquez e Eder, attaccanti naturalizzati di Sampdoria e Palermo, a indossare la maglia azzurra per la partita di qualificazione a Euro 2016 dell’Italia con la Bulgaria e la successiva amichevole con l’Inghilterra.

Mancini: in Nazionale solo chi è nato in Italia

“La nazionale italiana deve essere italiana” dice Mancini bocciando l’apertura del ct Conte agli oriundi. “Penso che un giocatore italiano meriti di giocare in nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti. E’ la mia opinione”. Un’uscita destinata a riaprire l’acceso dibattito sul calcio italiano incapace di valorizzare le proprie risorse. Mancini ha anche chiarito che bisognerà vedere alla prova la Nazionale di Conte con dentro i due nuovi arrivi: “La Germania ha vinto un Mondiale così? Ma i loro giocatori sono nati in Germania…”, ha concluso.

Iachini: Vazquez sente l’appartenenza alla maglia azzurra

L’allenatore del Palermo Beppe Iachini ha difeso il suo attaccante Vazquez (originario dell’Argentina)  dalle critiche di chi non vorrebbe vederlo in Nazionale: “Vazquez convocato da Antonio Conte? Non vedo perché no, sua madre è italiana, più italiano di lui… È chiaro che sarebbe meglio avere giocatori nati in Italia, ma se ci sono giocatori come lui che sentono comunque l’appartenenza alla maglia azzurra non vedo dove stia il problema”.

I due oriundi daranno nuova linfa alla squadra di Conte?

Il brasiliano Eder, per il quale stravedono i tifosi della Sampdoria, ha il passaporto italiano grazie a un bisnonno che viveva nella Marca trevigiana. Saranno i due “oriundi” a dare nuova linfa al calcio italiano (che farà a meno di Pirlo e De Rossi) sul modello della nazionale tedesca che ha aperto le porte a sei giocatori “tedeschi” di seconda generazione? È presto per dirlo. Intanto il dibattito sull’Italia “melting’gol” è aperto, aspettando il fischio dell’arbitro il 28 marzo.

 

 

 

Commenti