La mossa di Putin: la moneta unica euroasiatica per i paesi “amici”

20 Mar 2015 13:14 - di Giorgia Castelli

Non è ancora una svolta, ma già alcuni stati europei sono presi in contropiede. La mossa di Putin: «È giunto il momento di discutere della possibilità di creare in futuro un’unione monetaria» tra Russia, Bielorussia e Kazakhstan: «Paesi che rappresentano lo zoccolo duro dell’Unione eurasiatica», ha detto il presidente russo in una conferenza stampa ad Astana dopo un vertice trilaterale con i leader kazako e bielorusso.

La mossa di Putin e l’appoggio al presidente kazakho

«Tutti coloro che amano il Kazakhstan» devono sostenere il capo di Stato Nursultan Nazarbaiev alle presidenziali del 26 aprile. Ha detto ancora Putin, che non ha mancato di rinnovare il suo sostegno al satrapo locale al potere senza interruzioni già da prima della caduta dell’Urss. Dal canto suo, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha denunciato «la mancata realizzazione nel modo adeguato degli accordi di Minsk da parte di Kiev» e ha sottolineato che vi è «una reazione abbastanza dura da parte delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk».  Peskov ha inoltre definito la situazione «abbastanza pericolosa per quanto riguarda la messa in atto degli accordi di Minsk».

Tensioni Londra-Mosca: Cameron destina fondi per l’Ucraina

E proprio sulla crisi ucraina è intervenuta Londra. Dopo aver mandato istruttori a formare le truppe ucraine contro i filorussi, il Regno Unito ha lanciato nell’Europa orientale un’azione che ricorda quelle della signora Thatcher durante la Guerra Fredda. Il premier britannico David Cameron ha dato il via libera allo stanziamento di 20 milioni di sterline (27 milioni di euro) per «promuovere la democrazia e combattere la corruzione in Europa orientale», e secondo The Sun ha chiesto un analogo impegno ai colleghi del Consiglio Europeo a Bruxelles. I primi cinque milioni di sterline verranno spesi in Ucraina; il resto andrà a quei Paesi che, riferisce una fonte citata dal tabloid londinese, «sono soggetti alle intimidazioni del regime di Putin», come la Georgia, la Moldavia, la Bosnia e la Serbia. Un’iniziativa analoga venne presa nel 1989 da Margaret Thatcher, che varò il “Know how fund” per aiutare i Paesi del Blocco orientale nella transizione verso il capitalismo. I rapporti diplomatici tra Mosca e Londra sono a un livello bassissimo, dopo che il ministro degli Esteri britannico ha detto che la Russia rappresenti per il Regno Unito «la principale minaccia di oggi”.

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