I quotidiani del 6 marzo visti da destra. Dieci titoli da non perdere

6 Mar 2015 9:50 - di Sandro Forte

Ancora in primo piano, sui quotidiani di oggi, il dibattito a destra e lo scontro all’interno della Lega per il voto alle elezioni regionali in Veneto. Cerca di far pace fra Salvini e Tosi la Meloni, che domani terrà a Venezia la manifestazione di Fratelli d’Italia. Poi, ancora, le polemiche sulla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di Berlusconi e i retroscena per la possibile espulsione di Battisti dal Brasile.

1) Entro giugno l’Assemblea dei soci della Fondazione Alleanza Nazionale (Il Tempo, pag.9)

«Il Cda della Fondazione Alleanza Nazionale ha deliberato all’unanimità la convocazione dell’Assemblea dei soci entro la fine di giugno. Quella sarà la sede in cui si deciderà, finalmente, il destino politico della Fondazione». «A dare la notizia, dal suo profilo Facebook, è stato Francesco Biava, che dell’ente è vicepresidente. In ballo – scrive Carlantonio Solimene sul Tempo  – due ipotesi: contenitore politico o memoria storica della destra».

 2) Secessione pure in Parlamento? Tosi prepara la trappola a Salvini (Libero, pag.10)

Continua lo scontro nella Lega per il voto alle Regionali in Veneto. In caso di rottura i fedelissimi del sindaco di Verona lascerebbero il Carroccio, che non avrebbe più i numeri per i gruppi parlamentari, secondo Andrea Morigi di Libero.

3) Intervista alla Meloni: «Noi in piazza col Carroccio nel Veneto tartassato» (il Giornale, pag.6)

Giorgia Meloni, nell’annunciare la manifestazione di Fratelli d’Italia sabato alle 14,30 in piazzale della Stazione a Venezia, nell’intervista rilasciata al Giornale punta a riunire il fronte anti-Renzi. Quanto alla possibile scissione all’interno della Lega, la Meloni auspica che Tosi  e Salvini facciano pace proprio sul palco di Fratelli d’Italia.

 4) Berlusconi intercettato: chi indaga su di lui fa sempre carriera (Libero, pag.5)

L’inchiesta di Bari – scrive Giacomo Amadori su Libero – «ha già due vincitori: i magistrati che hanno aperto il procedimento. Il primo è vicino alla nomina al Csm. Il secondo è stato promosso a gennaio alla Corte di Cassazione». I due magistrati sono Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis.

5) Il Cavaliere intercettato: «Torno libero e riparte il fango su di me» (Il Messaggero, pag.11)

Secondo il retroscena di Mario Ajello sul Messaggero, riguardante la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, Berlusconi sarebbe furioso: «Mi colpiscono ora che finisco i servizi sociali. I magistrati fanno gossip con i soldi degli italiani». E intanto il Cavaliere aspetta 10 marzo, giorno in cui la Cassazione decide sul caso Ruby.

6) Renzi rottama la vecchia sinistra e prepara un rimpasto di governo (il Giornale, pag.3)

Bordate del premier su Bersani, Boldrini e Landini nell’intervista concessa al settimanale l’Espresso e ripresa da Andrea Cuomo sul Giornale. Renzi sarebbe tentato dalla sostituzione, nella compagine di governo, di Lupi, Giannini e Pinotti. Quanto ai rapporti con Berlusconi «è l’unico leader credibile all’opposizione, Grillo si autoemargina».

7) Polemiche in Francia sul video di Marine Le Pen: «Era a Roma con l’estrema destra» (Corriere della Sera, pag.17)

In Francia si è accesa la polemica per la partecipazione (seppure in video) di Marine Le Pen alla manifestazione della Lega in piazza del Popolo a Roma perché all’evento erano presenti esponenti di estrema destra. «Non conosco CasaPound e non ho rapporti con loro – ha dichiarato la Le Pen – E non c’erano accordi né con Pegida (il movimento tedesco anti-Islam, ndr), né con gli esuberanti di Alba Dorata», scrive il Corriere della Sera.

8) I tormenti del benzinaio Stacchio: «Non sparate in mio nome, basta con il Far West» (la Repubblica, pag.23)

La Procura ha indagato Graziano Stacchio ma per molti è un eroe. Intervistato da Paolo Berizzi di Repubblica ha dichiarato: «Non sono un esempio da imitare, però qui la gente ha paura ed è facile perdere la testa. Ho ricevuto solidarietà anche da immigrati. Quella dei politici? Non mi disturba, se sincera. Ma da sinistra non si è fatto vivo nessuno».

9) L’Onu dà un mese alla Libia: «Accordo o azione militare» (La Stampa, pag.5)

I negoziati restano difficili, pesano le divisioni dei Paesi islamici: la Turchia è contro l’Egitto. In questo contesto – scrive Paolo Mastrolilli sulla Stampa – il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha dato un mese di tempo alla missione Unsmil per cercare di stabilizzare la Libia. Questo sarebbe il primo passoper poi autorizzare un qualsiasi intervento internazionale finalizzato ad aiutare il nuovo governo nella lotta al terrorismo islamico.

10) Il Brasile sta preparando lo scambio di Battisti con Pezzolato «ma ci vorranno anni» (il Fatto Quotidiano, pag. 14)

Brasile e Italia starebbero lavorando una soluzione “politica”: Cesare Battisti, ex esponente dei Proletari Armati per il Comunismo e condannato all’ergastolo, verrebbe “espulso” dal Brasile (e non estradato) e a sua volta l’Italia potrebbe estradare Henrique Pizzolato, ex direttore marketing del Banco do Brasil (deve scontare 12 anni e 7 mesi di carcere per lo scandalo del Mensalao, la tangentopoli brasiliana in cui figurano esponenti del partito di sinistra al governo) . Lo scrive Giuseppe Bizzarri sul Fatto Quotidiano, secondo il quale però i tempi sarebbero lunghissimi.

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