“Sacro sperma”: un film in Israele rompe il tabù della masturbazione
Da ragazzi, quando durante la confessione il sacerdote ci chiedeva particolari su quando lo avevamo fatto e come lo avevamo fatto, l’imbarazzo era palpabile. Tutte le religioni, infatti, non vedono di buon occhio questa pratica, di amore solitario, popolare tra i giovanissimi e non solo. Ma la nostra cultura è già fin troppo permissiva in questo campo, altrove la condanna è anche più drastica.
Un peccato capitale per gli ebrei ortodossi
E desta polemiche negli ambienti rabbinici ortodossi un documentario, uscito in questi giorni nelle cineteche israeliane, che per la prima volta affronta questo tema da sempre considerato tabù: la masturbazione maschile. L’autore di “Sacro sperma”, Uri Gruder, è lui stesso un ebreo ortodosso. Turbato dalla visione estremamente severa dell‘ebraismo verso la masturbazione maschile – considerata un peccato capitale – Gruder ha deciso di affrontare il tabù e aprire la questione con docenti e pensatori, raccogliendo anche le testimonianze di giovani ortodossi.
Il tabù della masturbazione
Negli ambienti laici il suo documentario ha suscitato grande curiosità. In quelli ortodossi forti opposizioni, ma ha anche avviato un dialogo. Per la prima volta è stato ammesso che l’aver imposto un silenzio assoluto sull’argomento può aver generato gravi ripercussioni psicologiche su una parte dei timorati. Adesso, afferma la stampa ortodossa, è possibile che il documentario sarà proiettato anche all’interno di collegi rabbinici.