I quotidiani del 10 febbraio visti da destra. Dieci articoli da non perdere

10 Feb 2015 9:11 - di Renato Berio

Sulle prime pagine di oggi, 10 febbraio 2015, giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo degli istriani, le notizie di rilievo sono essenzialmente due: il cambio di rotta di Silvio Berlusconi che in vista delle regionali apre all’alleanza con la Lega di Salvini e la minaccia di Obama di armare l’Ucraina con armi letali difensive: droni, radar e razzi anticarro. In prima pagina trovano spazio anche l’ennesima strage di migranti al largo di Lampedusa e il sipario che si apre sul festival di Sanremo in versione Carlo Conti.

1) Tutto ciò che manca alla destra (Corriere della Sera, p.1)

Un altro problematico editoriale di Ernesto Galli della Loggia dedicato alla destra e alle sue strategie deficitarie a giudizio del politologo. Cosa manca dunque alla destra? Per essere alternativa all’egemonia renziana deve a giudizio di Galli della Loggia “integrare stabilmente dentro di sé la cultura del cattolicesimo politico”. L’altra strada, quella che conduce con la Lega “verso forme di xenofobia e antieuropeismo radicali” sarebbe “una via tenebrosa e senza ritorno”.

2) “Vi dico i nomi dei nuovi responsabili” (Corriere della Sera, p. 10)

Fabrizio Roncone intervista il senatore Vincenzo D’Anna sui senatori che si appresterebbero a soccorrere il governo Renzi. Stabilizzatori o nuovi responsabili che siano, per D’Anna fa i nomi: Antonio Gentile e Guido Viceconte nel Ncd, cui si aggiungerebbero i 17 grillini fuoriusciti e cinque-sei “traditori” da Forza Italia. E chi sono: “Sono toscani, tutti incappucciati amici di Verdini”. Quanto allo stesso D’Anna si dice “non interessato” a fare il nuovo responsabile: “Con Fitto porto avanti una battaglia dentro FI: non essere subalterni a Renzi”.

3) Patto degli spinaci Cav-Salvini (Libero, p. 1)

Maurizio Belpietro commenta l’alleanza tra Berlusconi e Salvini dopo la cena di Arcore in cui i due leader hanno stabilito di fare un’opposizione dura a Renzi e di unire gli sforzi alle regionali. Un patto ribattezzato “degli spinaci” per il contorno che ha accompagnato il piatto di carne degli illustri commensali. “Sorpresa – scrive Belpietro – nel centrodestra c’è vita, l’area dei cosiddetti moderati prova ad accennare un segno di reattività” dopo mesi che avevano fatto temere “che l’elettroencefalogramma fosse irrimediabilemnte piatto”.

4) L’affondo di Renzi: “Berlusconi salvinizzato” (la Repubblica, p. 6)

Un retroscena firmato da Francesco Bei e Carmelo Lopapa descrive le reazione del premier Renzi all’alleanza Lega-FI: sarebbe convinto che l’abbraccio con Salvini priverà FI dei voti dei moderati. Renzi ha anche chiamato Alfano a Palazzo Chigi facendosi assicurare fedeltà sulle riforme. Si va verso un rafforzamento dell’alleanza Ncd-Renzi dunque con in vista un rospo da digerire per il partito di Alfano: la legge sulle unioni civili.

 

5) Il filosofo e il campo di sterminio (il Giornale, p.1)

Nel suo Cucù Marcello Veneziani commenta le ultime notizie sul filosofo Martin Heidegger e sull’ “ebraismo metafisico” responsabile della Shoah. Abbastanza per un marchio d’infamia indelebile? Secondo Veneziani no, perché Heidegger resta indispensabile per capire gran parte della filosofia del nostro tempo.

6)  Le quattro sconfitte di Marino (Il Tempo, p.8)

È stato un lunedì nero per il sindaco Ignazio Marino: FI minaccia una denuncia per sfruttamento della prostituzione – scrive Daniele Di Mario – in merito all’Eur “a luci rosse”, la Cassazione ha bocciato le nozze gay, la Procura ha archiviato il suo esposto sul multa-gate e in aula in Campidoglio c’è da votare una mozione che scotta: si chiede il censimento a Roma di tutte le “moschee di fatto”.

7) Il centrodestra è da rifondare, con FI, ma senza Salvini. Parla Cicchitto (Il Foglio, p.4)

Come rifondare il centrodestra? Un obiettivo irrinunciabile secondo Fabrizio Cicchitto, i cui pareri sono ripresi dal Foglio, che pensa ad un’area moderata-riformista ma senza Salvini che vuole “risucchiare” FI su una linea estermista. “Inseguire Salvini equivale ad aiutare Renzi e la sua egemonia politica e elettorale”. Dibattito aperto soprattutto nel Ncd

8) Così Putin vuole congelare il conflitto nell’Est Ucraina (la Stampa, p.3)

Un retroscena di Anna Zafesova svela gli obiettivi di Putin più che alla fine delle ostilità, il presidente russo punta a mantenere lo status quo e ad assecondare l’opinione pubblica nella sua opinione negativa degli Stati Uniti (81%). Per questo dall’Egitto afferma che la nascita dell’Isis è colpa di Usa e Ue.

9) Manca il decreto, bonus bebè al palo (il messaggero, p. 9)

Non è partito ancora il bonus bebè sventolato da Renzi come sicuro aiuto alle famiglie: Luca Cifoni spiega perché. È colpa della mancanza del decreto attuativo e delle incertezze legate al nuovo Isee, richiesto come parametro per l’ammissione delle famiglie al beneficio.

10) Foibe, memoria viva che passa dai padri ai figli (Avvenire, p. 1)

Lucia Bellaspiga scrive della fuga e della persecuzione narrati nel diario dell’esule istriana Mafalda Codan, di recente scomparsa. I suoi eredi, la figlia e il nipote, riceveranno oggi alla Canera sette medaglie in memoria. Sette come il numero dei loro parenti finiti in foiba.

 

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