I giornali del 27 febbraio visti da destra: dieci titoli da non perdere

27 Feb 2015 9:52 - di Redazione

Lo scontro Renzi-Bersani, i giudizi della Ue sull’Italia e l’allarme terrorismo campeggiano sui giornali di oggi, ma sul fronte politico della destra gli argomenti più gettonati sono le polemiche tra Salvini e Berlusconi, i dissidi con i fittiani e l’offerta di Mediaset per Rai Way. Non mancano spunti interessanti anche sulla Boldrini e sui centri sociali che si preparebbero a boicottare, o qualcosa di peggio, il comizio della Lega e di Fratelli d’Italia previsto per domani a piazza del Popolo.

«Fitto, non siamo in Sud America, Silvio ceda su primarie o resterà chiuso nel suo bunker» (Repubblica, p.11)

«Le minacce non mi spaventano. Sono stato leale con il nostro leader, ma lealtà non significa fedeltà servile”. Lo afferma a Repubblica Raffaele Fitto che a Silvio Berlusconi chiede di aprire sulle “primarie”: «Non siamo in Sud America, ceda e accetti le primarie o resterà chiuso nel suo bunker. Bisogna tornare a parlare di proposte – avverte – o lasceremo il campo a Renzi e Salvini. Se si apre il tema della gestione trasparente del partito – fa quindi sapere Fitto – sarò io a fare domande pubbliche. E attenderò risposte nette e chiare sulle modalità di gestione».

Fittiani e berluscones si scannano anche sui conti del partito (Libero, pag.6)

Il nuovo terreno di scontro all’interno di Forza Italia tra fittiani e berlusconiani sono i soldi, quelli che alcuni parlamentari pugliesi vicino all’ex governatore non avrebbero versato nelle casse azzurre ottemperando all’obbligo di versare una quota di stipendio al partito per le spese di gestione ed elettorali. I “ricostruttori” di Fitto, sotto accusa, rilanciano chiedendo trasparenza sui bilanci di Forza Italia e paventano una class action degli elettori sull’uso dei contributo pubblici. «Chi non ha pagato non sarà ricandidato», è la linea. Ma forse anche chi ha pagato…

 La Boldrini si fa prestare i soldi dalla Camera (Libero pag.11)

Una nottata in albergo a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, 150 euro con fattura che Laura Boldrini si sarebbe fatti anticipare dalla Camera dei Deputati che lei stessa presiede. Libero riprende una notizia data dallo stesso quotidiano lo scorso 24 gennaio per dare conto di una risposta avuta su quelle spese sostenute dal presidente della Camera per partecipare alla mostra pittorica “Coordinate celesti” del fratello Andrea, i cui costi sarebbero stati anticipati dalle casse pubbliche. A distanza di un mese il capo dell’uffico cerimoniale Sorbello ammette di aver richiesto alla segreteria della Camera una cifra di 700 euro per effettuare una “missione di servizio” al seguito del presidente Boldrini e di averne restituiti 589, utilizzandone per vitto e alloggio 111. A questi soldi si sono poi aggiunti quelli che Sorbello avrebbe prestato “con risorse personali”, sostiene lui, a Laura Boldrini, salvo poi vedersi restituita la somma dalla stessa. Un mistero chiarito solo in parte: perché Sorbello chiede risorse per sè ma poi le anticipa personalmente alla Boldrini?

La crociata anti-Berlusconi costa 2,2 miliardi all’Italia (Il Giornale, pag.4)

L’ondata di indignazione politica seguita alla offerta di Mediaset per le torri di Rai Way, con il Pd a bloccare il tentativo di avanzata del Cavaliere, costa oltre oltre un miliardo di euro alle casse dello Stato, pari alla rinuncia eventuale all’acquisto da parte del Biscione. Ma il buco aumenta se si considerano anche gli ostracismi sulla riforma della giustizia chiesta da Berlusconi (387 milioni di possibili risparmi) e lo scorporo della rete Telecom (1 miliardo), altra operazione bloccata dalla sinistra per colpa di Berlusconi.

De Benedetti fallito e salvato: le banche acquistano Sorgenia (Il Giornale, pag.7)

Il regalino a Carlo De Benedetti e famiglia è arrivato, secondo il Giornale, con una sentenza del Tribunale di Milano che ha dato via libera al riassetto del debito della società del gruppo Cir, la Sorgenia, consentendole di non fallire e di rinegoziare la trasformazione dei crediti delle banche in quote capitale. In testa, c’è ovviamente, Monte dei Paschi di Siena…

Ora Berlusconi cerca la riscossa non dalle urne ma con le aziende (Il Sole 24 Ore, pag.4)

Nel momento più basso della sua popolarità, secondo Lina Palmerini del Sole 24Ore, Silvio Berlusconi prova a riemergere grazie al fiuto degli affari, entrando nella partita di Rai Way come avrebbe fatto ai vecchi tempi. L’offensiva verso la società pubblica – secondo la Palmerini – è molto più forte e ha molto più smalto verso le sue imprese che non verso il suo partito, “lasciato praticamente allo sbando”.

La Lombardia offre l’avvocato gratis a chi spara per legittima difesa (Repubblica pag. 29)

La Regione Lombardia offrirà il patrocinio legale a chiunque venga accusato di eccesso di legittima difesa. L’iniziativa è dell’assessore alla Sicurezza, Simona Bordonali, che ha stanziato un milione di euro per contrastare la criminalità ma anche per difendere legalmente i cittadini che ne abbiamo necessità, loro malgrado, per essere rimasti coinvolti in vicende come quello del benzinaio vicentino Stacchio.

Salvini gela Berlusconi: «Noi e voi siamo diversi». (La Stampa, pag.9)

Il tavolo tra Berlusconi e Salvini non è chiuso, ma ieri è stata una giornata pessima per i rapporti tra Lega e Forza Italia. In un’analisi sulla Stampa si evidenziano i distinguo posti dai leghisti rispetto agli azzurri, con i veti su qualsiasi alleanza a livello nazionale che preveda la presenza del Ncd di Alfano. «Se ci fossero elezioni domani”», dicono dal quartiere generale della Lega, noi andremmo da soli, siamo diversi…

Intervista a Salvini: «Ma le Regioni restano un cantiere aperto, tutto dipende da programmi e voti» (Il Corriere della Sera, pag.5)

«Chi ha detto che io ho rotto con Forza Italia? Qualcuno mi ha chiesto della possibilità oggi di una accordo politico e io ho risposto, alle amministrative, alle regionali, tutto dipende dai programmi e dai candidati, dai volti che Forza Italia vorrà presentare, è chiaro che se FI mi vincola ad allearmi con Alfano il discorso cambia. Comunque io fino a domani sera mi occupo della manifetsazione di Roma…». Dopo lo strappo con gli azzurri, al Corriere della Sera Matteo Salvini riapre la porta sulle alleanze a livello locale, ma senza eliminare il veto sul Ncd.

Centri sociali pronti alla guerra (Il Tempo, pag.3)

La giornata di domani, col comizio di Matteo Salvini e Giorgia Meloni a piazza del Popolo, promette molto bene per il centrodestra ma lascia prevedere anche pesanti azioni di disturbo da parte della sinistra, sintetizzate in un articolo del quotidiano romano Il Tempo, secondo cui la Digos sarebbe in stato di massima allerta per un corteo di spacca-vetrine di no global e centri sociali che potrebbe attraversare la capitale nelle stesse ore del comizio di Lega e Fratelli d’Italia. Si lavora anche su possibili incursioni, contestazioni e sulla figura di un uomo che avrebbe promesso una bomba in piazza…

 

 

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