Fitto, il dissidente che non molla: ormai siamo un partito schizofrenico

20 Feb 2015 11:08 - di Redazione

Rischiamo di passare, in modo schizofrenico, dal ‘Forza Renzi’ al ‘Forza Salvini’ a non so cosa ora. Mi sembra che sia indispensabile chiarire innanzitutto la linea politica. C’è poi un problema di contenuti e poi c’è la composizione del centrodestra. Io ritengo che la formazione di una coalizione, i suoi contenuti e la scelta di chi dovrà guidare la coalizione non può che essere affidata ai nostri elettori”. Raffaele Fitto è un fiume in piena e, intervenendo a Omnibus (La7), fa capire che non intende fare passi indietro in nome dell’unità soprattutto dopo il commissariamento del partito in Puglia.

“Dissento platealmente da Berlusconi”

“Noi dobbiamo capire se Forza Italia e il centrodestra vogliono avere una prospettiva futura o guardare ai prossimi giorni. Con l’iniziativa di domani a Roma abbiamo la piccola ambizione di guardare ai prossimi mesi e ai prossimi anni. Dopo un anno di errori oggettivi da parte di Forza Italia, oggi ci troviamo di fronte al fatto che noi abbiamo avuto il grande torto di aver avuto ragione. Noi abbiamo innanzitutto un problema nel nostro partito. Io porto stima e affetto nei confronti di Berlusconi, ma dal punto di vista politico voglio dissentire in modo plateale: in alcune Regioni Forza Italia ha preso numeri imbarazzanti e Berlusconi commissaria la Puglia. Dopo un anno di indecisioni e di errori, cosa facciamo? Ce la pigliamo con chi si permette di metter questo quadro in discussione.

Fitto chiede più partecipazione in Forza Italia

Sulle alleanze Fitto osserva che “la composizione della coalizione va fatta sui contenuti. Io non mi candido a nulla, vorrei ottenere solo il criterio della partecipazione. Per Forza Italia rivendico un sistema democratico. Nel 2011 dentro il Pdl, che aveva svolto il suo primo congresso, si è aperta una discussione: una parte del partito è fuoriuscita e ha votato contro il governo e questo è stato un fatto molto grave. Noi abbiamo una coerenza con il nostro elettorato”, conclude.

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