Fassina l’eretico: la Grecia esca dall’euro e magari anche gli altri…

25 Feb 2015 10:17 - di Elsa Corsini

Euro sì, euro no. Il caso Grecia è ancora sotto i riflettori e travalica i confini dello Stato. «Se vuole sopravvivere, e se la sinistra greca vuole sopravvivere, dati i vincoli politici che vi sono oggi nell’Eurozona, temo che per la Grecia non vi sia altra possibilità che uscire». Lo afferma alla Stampa il democratico Stefano Fassina del Pd per il quale non c’è altra soluzione per uscire dal cul de sac.

Fassina: uscire dall’Euro

«Certo – aggiunge – non sarebbe una passeggiata, ma credo che l’Apocalisse in Grecia sia già arrivata. La linea proposta porterà inevitabilmente tra qualche mese a dover ristrutturare il debito, quest’accordo serve solo a prendere tempo. È ovvio – aggiunge l’esponente della minoranza Pd – che ci sarebbero costi di breve periodo che possono essere elevati, ma lungo la strada che è stata impostata non ci sono soluzioni: l’impatto arriverà e, temo, in condizioni peggiori di quelle di ora».

Hanno perso tutti

«A un certo punto – spiega Fassina – c’è il buon senso oltre alla politica: se uno continua su una strada che lo porta alla deflazione e all’impennata dei debiti pubblici, si deve rendere conto che è su una strada non più sostenibile. Non è un problema di destra o sinistra: è un problema di prenderne atto». Non solo, ma l’uscita dall’euro è un problema che devono porsi in molti e ovviamente anche l’Italia. «Tutti, anche la Germania, la Francia, la Spagna…È  male impostata la discussione se abbia vinto Tsipras o l’Europa: al contrario di quello che ha detto il ministro Padoan, in questa partita hanno perso tutti. Le correzioni necessarie a far funzionare l’euro sono politicamente impossibili. «Vogliamo dirci questa amara verità o vogliamo far finta che con un’altra operazione di precarizzazione del lavoro riusciamo a far ripartire l’economia?».

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