Ex-prete pedofilo supplente scoperto dagli studenti sul web

3 Feb 2015 19:11 - di Redazione

Il supplente di storia e filosofia è un personaggio ”eccentrico”, nel senso che non ha idea di cosa fare in classe, se non sfogliare un libro. Gli studenti si insospettiscono, la dirigente scolastica pure: consultano i siti internet e scoprono che il professor Armando Bicchiarelli, 47 anni, venuto a insegnare allo Scientifico “Galilei” di Ancona dalla provincia di Pesaro, è un ex-sacerdote condannato in primo grado a due anni e 10 mesi di reclusione per aver abusato sessualmente di un giovane della sua ex-parrocchia, a Isola del Piano.
La dirigente scolastica, Annarita Durantini, gli telefona a casa: «professore, da oggi lei non fa più parte del nostro corpo docente». E lo rimpiazza con un’altra supplente. Lo choc però resta, soprattutto l’amarezza.
Bicchiarelli ha prodotto infatti una falsa autocertificazione per ottenere la supplenza, un documento in cui dichiara di non avere condanne penali alle spalle o carichi pendenti. Neppure l’Ufficio scolastico provinciale, cui la Durantini si è rivolta subito dopo la scoperta dei trascorsi del docente, era a conoscenza del procedimento: «Bicchiarelli era inserito nelle graduatorie di prima fascia – spiega la dirigente del liceo, una scuola 2.0, modello di innovazione tecnologica – e quelle non le facciamo noi presidi. Posso supporre, ma è solo un’ipotesi, che fosse in graduatoria già prima della condanna».

L’ex-prete pedofilo accusato di violenza sessuale, stalking e furti

Nel febbraio del 2012 il Gip di Urbino aveva ordinato l’arresto dell’ex-sacerdote con accuse pesantissime: violenza sessuale continuata, stalking e danneggiamento ai danni di un ventinovenne. Un operaio che per 11 anni sarebbe stato vittima del parroco, un “prescelto” – così è scritto negli atti del Gip – «chiamato a continue attenzioni anche fisiche da parte del sacerdote, che lo aveva ridotto in uno stato di frustrazione, degradandolo a mero oggetto della sua concupiscenza».
Fino a quando il giovane non si era liberato dalla morsa, e aveva trovato una fidanzata: “ribellione” punita da Bicchiarelli con una serie di molestie, ricatti e danneggiamenti anche verso la ragazza, «minacciata di morte».
L’ex prete si è sempre difeso sostenendo che il rapporto con l’operaio era consensuale, e ora è in attesa del processo di appello. Nel suo curriculum figura pure un’iscrizione nel registro degli indagati per alcuni furti d’arte nelle chiese. Ma fino alla settimana scorsa, per gli studenti della terza liceo del “Galilei“, Bicchiarelli era soltanto il supplente di storia e filosofia. Sarebbe dovuto restare un anno, e invece ha tenuto solo una manciata di lezioni.
«In una bella alleanza, segno che nella scuola c’è fiducia, si dialoga», sottolinea Durantini, studenti “investigatori” del web e vertici dell’istituto hanno scoperto la verità nascosta dal diretto interessato. La pratica adesso è in capo all’Ufficio scolastico provinciale, che valuterà un’eventuale denuncia per falso.
«Controlli incrociati sulle autocertificazioni ne facciamo sempre, ma in genere ci vuole qualche giorno», spiega la professoressa. Stavolta i motori di ricerca hanno accelerato i tempi.

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