Effetto Feyenoord: in Lombardia parte il boicottaggio dei tulipani

24 Feb 2015 13:00 - di Carlo Marini

Per protestare contro la devastazione del centro di Roma da parte degli ultras olandesi del Feyenoord, il presidente del Consorzio Agrario di Como, Lecco e Sondrio Alberto Pagani ha dato disposizioni di sospendere tutti gli ordini di acquisto in Olanda: bulbi, sementi e patate per circa 150 mila euro che sarebbero stati destinati alla vendita nelle trenta agenzie del Consorzio. Una sorta di boicottaggio. «Ho voluto dare un segnale che non tutti in Italia siamo fessi e disposti a subire una simile barbarie senza reagire» ha dichiarato Pagani, ex sindaco di Binago (Como), al quotidiano La Provincia. «Acquisteremo questa merce in Italia, e se dovessimo avere un aggravio di spesa me ne assumo la piena responsabilità. I fatti di Roma mi hanno ferito nell’orgoglio, mi dà anche fastidio il lassismo delle istituzioni italiane. Ormai è opinione generale che in Italia ognuno possa fare quello che vuole, tanto resta impunito. Negli altri paesi non succede altrettanto», aggiunge Pagani, che racconta: «Ho appena pagato una multa in Svizzera perché ho superato di un chilometro orario il limite di velocità, se non l’avessi fatto non sarei più potuto entrare in territorio svizzero, mentre solo a Como ci sono 2500 multe di svizzeri non riscosse. Quando i tifosi laziali nel 2013 si resero protagonisti di scontri a Varsavia furono processati e trattenuti finché non hanno risarcito i danni. Da noi non succede lo stesso».

Effetto Feyenoord: oggi sit-in davanti all’Ambasciata olandese

«Siamo tutti nella stessa barca!». Con questo slogan le associazioni Roma Pulita, Museando@Roma e Volontari Decoro Tredicesimo scenderanno oggi alle 18 in piazza nella Capitale per un sit-in davanti l’ambasciata olandese. Una protesta organizzata dopo le devastazioni compiute dai tifosi del Feyenoord in piazza di Spagna dove la Barcaccia è stata danneggiata. L’appuntamento, lanciato sui social network, è fissato oggi alle 18 all’angolo tra via Aldrovandi e via Michele Mercati. «Presentiamoci con delle barchette fatte di carta e cartoncino con uno slogan sulla fiancata – dice uno degli organizzatori della protesta – Lo slogan sceglietelo voi, che sia in italiano, inglese o olandese fa lo stesso, ma deve essere non violento, non provocatorio, non vendicativo». Una delegazione dei manifestanti chiederà un incontro con l’ambasciatore olandese Michiel Den Hond.

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