Calcio violento in Grecia, Tsipras ferma il campionato
Il governo greco ha disposto la sospensione immediata del campionato di calcio a causa dei ripetuti episodi di violenza fra le tifoserie che ne hanno caratterizzato lo svolgimento. Secondo il governo di Alexis Tsipras, non ci sono le condizioni di sicurezza per continuare. Una decisione che arriva dopo che il derby tra Panathinaikos e Olympiakos era stato caratterizzato da scontri tra le tifoserie e perfino litigi tra i due presidenti. La decisione di Tsipras potrebbe però creare problemi alla Nazionale greca in sede Fifa e Uefa.
Tsipras contro il calcio violento
“Siamo stati informati che la Super League e la Football League sono state sospese a tempo indeterminato”, ha riferito il presidente della Lega Calcio greca, Giorgos Borovilos. “Abbiamo un nuovo governo che ha intenzione di portare alla luce il tema della violenza negli stadi e applicare le leggi”, ha annunciato. Tsipras ha preso la decisione al termine di alcuni incontri con il suo ministro dello Sport, Stavros Kontonis e il presidente della Super League Borovilos. I tempi della sospensione del campionato di calcio sono incerti: “Il governo vuole che le partire riprendano il prima possibile, ma per questo vuole vedere un’immediata reazione da parte di tutti noi”, ha spiegato Borovilos, assicurando che assieme ai vertici della Federazione calcistica ellenica discutera’ di nuove misure di sicurezza per “far si’ che il calcio sia sicuro”.
Si tratta della terza sospensione della stagione in Grecia: nel settembre scorso le partite erano state fermate per una settimana dopo la morte di un tifoso, nel corso di violenti scontri durante una partita della terza divisione tra Ethnikos Piraeus e Irodotos. A novembre era stata decisa una nuova sospensione, dopo l’aggressione ai danni di Christoforos Zografos, vicedirettore della Commissione centrale arbitrale.