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Il Papa “diventa” un gelato, un hamburger, una figurina alla Del Piero (e i furbetti guadagnano)

Il Papa “diventa” un gelato, un hamburger, una figurina alla Del Piero (e i furbetti guadagnano)

Il commento - di Francesco Signoretta - 30 Luglio 2014 alle 17:54

l Papa come Del Piero e Balotelli. O come Laura Pausini. O come le nuove star-tv che piacciono tanto alle ragazzine e come i cartoon più famosi. Metti l’immagine di Bergoglio e il gioco è fatto, le vendite sono sicure e anche gli introiti. L’idea sarà venuta quando si è diffusa la notizia che andavano a ruba i gadget di Papa Francesco sulle bancarelle intorno a piazza San Pietro piene di rosari, santini e immaginette. Perché non ampliare il raggio d’azione? I furbetti, in proprio, ne hanno subito approfittato ed ecco spuntare mille “iniziative”, molte delle quali un po’ “profane”, in barba al Vaticano. E così su alcune giostrine del luna park appare l’immaginetta del Papa, lo stesso sulle magliette estive degli adolescenti, manco fosse un cantante, un calciatore o un personaggio politico. Su Facebook si moltiplicano i profili che hanno come unica foto quella di Bergoglio e magari a gestire il profilo non è proprio un “santo”. Sui camper-ristoranti, quelli che spesso abusivamente occupano le strade nelle ore notturne, spunta l’hamburger del Papa e l’hot dog di Bergoglio, e ognuno ci mette gli ingredienti che vuole. Poi ci sono le idee che hanno anche il dono dell’ufficialità e vengono pubblicizzate alla grande. A Santa Margherita Ligure un 46enne italo-argentino, circondato dalle bandiere dei due Paesi, ha creato un gelato chiamato “Papa Francesco”: «Ho voluto creare un gelato che ricordasse i gusti del Sud America: banana, cioccolato e dulce de leche – ha detto – una specie di mou che in Argentina è molto consumato». E i clienti sembrano apprezzare: «Non faccio in tempo a riempire la vaschetta che subito finisce». Precedentemente un’altra pensata: dopo l’album dei calciatori, l’album “della gioia”, le figurine che celebrano il Papa, vendute regolarmene in edicola, come quelle Panini. L’album costava 2,50 euro e ogni bustina 60 centesimi (conteneva cinque stickers). Tutte iniziative che – sia chiaro – non fanno male a nessuno, in un periodo di crisi tutto è utile per racimolare qualcosa. Con un freno, però. Il Papa è la massima figura della religione cattolica, che diffonde il Verbo in tutto il mondo. Non è un gelato e nemmeno un hamburger. Ed esiste il rispetto della sacralità.. Anche in questa epoca di decadentismo morale.

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30 Luglio 2014 alle 17:54