CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Il duello Grillo-Renzi su Twitter a colpi di “Cipollino” e “scimmie instancabili”

Politica - di Guglielmo Federici - 14 Novembre 2013 alle 17:06

Matteo Renzi sta tra Cipollino e il teorema della scimmia, abbinato a Twitter. Beppe Grillo non perde occasione per tornare  a ridicolizzare il sindaco di Firenze. Lotta tra Titani. Nel mirino del leader del Movimento 5 Stelle c’è la diretta Twitter fatta due giorni fa dal sindaco di Firenze, spettacolo degno di “Max Cipollino”, famoso personaggio interpretato dal comico Massimo Boldi, speaker di tg demenziali e senza senso. Non esattamente un complimento… Si legge nel blog di Grillo: «Il teorema della scimmia instancabile afferma che una scimmia che prema a caso i tasti di una tastiera per un tempo infinitamente lungo quasi certamente riuscirà a comporre qualsiasi testo prefissato, persino un’opera di William Shakespeare. Renzi è sicuramente a conoscenza del teorema e si è applicato per circa un’ora alla tastiera di un computer battendo i tasti freneticamente senza guardarli. Ha superato in questo la scimmia instancabile che i tasti almeno li guardava». Insomma, Renzi ha fatto meno bene della scimmia instancabile per Grillo, che prosegue: Renzi «è avanti. In diretta ha risposto alle domande più improbabili con la consueta disinvoltura e con il piglio dell’esperto delle nuove tecnologie», ha proseguito Grillo. «Va detto a suo merito che la sua esibizione è stata persino meglio di quella di Max Cipollino di Massimo Boldi, il conduttore di un telegiornale di molteplici emittenti televisive Teleraccomando, Tele tele vedo, Tele tele torno a replicar. Non c’era ancora twitter e Cipollino rispondeva solo al telefono “Vvvvvvv….vvvaaaaaa Beneeeeeee!”, ha ricordato Grillo.
Ma «chissà cosa ha scritto d’altro mentre guardava lo schermo e le sue mani pigiavano i tasti ad alta velocità.  Forse degli instant book “Come fottere Prodi alle elezioni presidenziali e non farsi beccare” o “Mai preso soldi da Lusi!” o anche “Renzie, la nuova testa di legno della finanza italiana, da De Benedetti agli Agnelli”».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

14 Novembre 2013 alle 17:06