CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Gli antagonisti prendono di nuovo Roma in ostaggio. Stavolta la scusa è il vertice Italia-Francia

Politica - di Redazione - 20 Novembre 2013 - AGGIORNATO 20 Novembre 2013 alle 19:36

Cariche della polizia e lancio di bombe carta da parte dei manifestanti. È un altro pomeriggio di tensione e disagio per il centro di Roma, dove No Tav, antagonisti e immigrati si sono dati appuntamento in concomitanza con il vertice Italia-Francia, che tra i punti all’ordine del giorno ha anche l’Alta velocità, confermata come impegno prioritario da parte di entrambi i governi. Il vertice, al quale oltre al premier Enrico Letta e al presidente francese Francois Hollande, partecipano 11 ministri per ciascuna delegazione, è in corso a Villa Madama, ai piedi di Monte Mario. I manifestanti, un migliaio in tutto, invece, si sono ritrovati in una Campo de’ Fiori blindatissima e, soprattutto, a due passi dall’ambasciata francese. Da lì hanno tentato di partire in corteo, sebbene non avessero l’autorizzazione. È stato allora che si sono creati i maggiori momenti di tensione con le forze dell’ordine. Al tentativo di forzare il blocco, infatti, gli agenti hanno risposto con cariche di alleggerimento, alle quali gli antagonisti hanno risposto a loro volta lancio di petardi, bombe carta e bottiglie. Una scena che si è ripetuta più volte lungo una via dei Giubbonari con serrande abbassate e persone asserragliate nei negozi e non solo. Sulla strada, infatti, si affaccia anche una storica sede del Pd, contro cui i manifestanti si sono accaniti con atti vandalici: i tazebao sono stati divelti e usati come bastoni, la targa esterna è stata imbrattata e imbrattati sono stati anche i muri. Alcuni militanti che si trovavano in sede si sono dovuti barricare dentro. Anche la sede nazionale del partito, in via Sant’Andrea delle Fratte, aveva subito poco prima una sorte simile: circa ottanta antagonisti vi si erano diretti dopo il voto che ha confermato la fiducia al ministro Cancellieri, cercando di entrare e “accontentandosi” di lanciare petardi dopo essere stati respinti dalle forze dell’ordine. Gli stessi, poi, si sono diretti contro la sede del Cipe in via delle Marcede e anche lì sono stati dispersi dalla polizia, prima di ricongiungersi al grosso della manifestazione.

 

 

 

 

 

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

20 Novembre 2013 - AGGIORNATO 20 Novembre 2013 alle 19:36